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Cinema
10 Maggio 2025 - 13:00
Televisori
Negli anni ’80 la televisione regalava momenti indimenticabili con serie diventate veri cult, capaci di influenzare generazioni e raccontare mondi diversi tra loro.
“Il mio amico Arnold”, approdato in Italia nel 1980, metteva in scena la convivenza tra due fratelli afroamericani di Harlem e un ricco vedovo di Manhattan, mescolando comicità e tematiche sociali, con la straordinaria simpatia di Gary Coleman nel ruolo di Arnold.
“Hazzard” portava invece lo spettatore nel cuore dell’America rurale, tra inseguimenti spettacolari, musica country e birre ghiacciate, diventando una delle prime finestre italiane sulla cultura del Sud statunitense.
Da uno spin-off di Arnold nasceva “L’albero delle mele”, con Edna Garrett impegnata a gestire un collegio femminile. Una sorta di Piccole donne in chiave comedy, che ha lasciato il segno nonostante la difficoltà di reperirla oggi in streaming.
Il fascino di “Magnum P.I.” era invece tutto concentrato nei baffi, nella Ferrari e nella nonchalance di Tom Selleck: un investigatore alle Hawaii tra crimini e ironia, icona indiscussa del decennio.
Più cupa e profonda, “Hill Street giorno e notte” (in originale Hill Street Blues) offriva uno sguardo realistico e innovativo sul lavoro di un distretto di polizia, anticipando per molti versi l’epoca delle serie “di qualità”.
Dall’Inghilterra arrivava “Only Fools and Horses”, serie sconosciuta ai più in Italia, ma fenomeno di culto nel Regno Unito. Due fratelli di Peckham cercano fortuna con ogni mezzo, tra ironia, umanità e uno slang divenuto proverbiale.
Sul fronte supereroistico, “Ralph Supermaxieroe” si distingueva per l’approccio comico: un insegnante riceve un costume con poteri speciali, ma perde il manuale d’istruzioni. Ne nasce un eroe maldestro, ma irresistibile.
In tema di investigazioni familiari, “Simon & Simon” proponeva la formula dei fratelli detective: opposti per stile e carattere, ma perfettamente complementari nelle indagini. Un duo che ha conquistato il pubblico anche grazie a volti noti del grande schermo.
Infine, “Casa Keaton” metteva a confronto due ex-hippie e i loro figli cresciuti nell’America reaganiana. Una sit-com familiare che lanciò Michael J. Fox, futuro protagonista di Ritorno al Futuro, e che raccontava con leggerezza e intelligenza il cambiamento di una generazione.
Questa carrellata di titoli ci ricorda come gli anni Ottanta siano stati un decennio di sperimentazioni e successi per la televisione, capace di spaziare tra comicità, azione, satira sociale e introspezione, con una varietà di stili che ancora oggi fa scuola.
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