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L'inizio della sfilata dell'Eurovision

A Basilea, tra frange country, diva style e caos sartoriale, i 37 artisti in gara sfilano tra glamour, provocazione e identità nazionali

Eurovision 2025 apre col Turquoise Carpet: ritorna la passerella più eccentrica del pop europeo

A Basilea, tra frange country, diva style e caos sartoriale, i 37 artisti in gara sfilano tra glamour, provocazione e identità nazionali

Come da tradizione, l’Eurovision Song Contest 2025 ha preso ufficialmente il via con il Turquoise Carpet, la cerimonia d’apertura che riunisce tutti gli artisti in gara per una sfilata tra look sopra le righe e bandiere nazionali. L’evento si è svolto ieri nel cuore di Basilea, città ospitante dell’edizione di quest’anno, grazie alla vittoria nel 2024 dello svizzero Nemo.

In perfetto stile Eurovision – dove lo spettacolo si gioca tanto con la voce quanto con l’immagine – 37 delegazioni hanno calcato il tappeto turchese, accompagnate da entourage e tifosi, offrendo un primo assaggio del caleidoscopio stilistico che caratterizza il contest musicale più seguito d’Europa (e non solo).

Lucio Corsi, look eccentrico e presenza solitaria

Tra i partecipanti, l’Italia è rappresentata da Lucio Corsi, subentrato dopo la rinuncia di Olly (che aveva vinto Sanremo 2025 con Balorda nostalgia). Corsi, che porterà sul palco Volevo essere un duro, ha scelto un outfit in perfetto equilibrio tra ironia e teatralità: pantaloni scozzesi, stivali bianchi, cappotto ampio, cappello con spilla e una t-shirt con stampa “Nevada State Sylvester” – già sfoggiata in altre occasioni. Ad attenderlo fuori dalle prove, anche un fan che ha dichiarato di aver aspettato sei ore solo per salutarlo: «Vivo qui a Basilea».

Corsi si esibirà martedì 13 maggio, nella prima semifinale, e tornerà in finale sabato 17 maggio, grazie all’accesso diretto garantito all’Italia come paese fondatore dell’Eurovision.

Moda, follia e identità: l’anima camp del Turquoise Carpet

Nessun altro palco offre la stessa libertà di espressione come l’Eurovision, dove moda e musica si fondono in un’esperienza visiva estrema. Tra echi folk, provocazioni glamour e citazioni pop, i look della passerella di Basilea confermano il DNA eccentrico del contest.

Spicca Erika Vikman (Finlandia) con un abito oro-pelle in perfetto stile Pamela Anderson anni ‘90: spacco vertiginoso e vibe da B-movie. Il belga Red Sebastia si trasforma invece in una figura tra l’imperatore galattico e il vampiro urbano, con una tunica futurista piena di tasche – a metà tra passerella e pesca domenicale.

Parg, rappresentante dell’Armenia, fonde influenze country, glamour alla Las Vegas e dettagli da rocker incatenato. Le britanniche Remember Monday appaiono come una versione eterea delle fan di Ariana Grande, mentre gli islandesi VÆB puntano sull’argento totale in stile “spazio anni ‘80”.

Chiude in dramma lirico la montenegrina Nina Žižić, avvolta in un’enorme copertura tessile da diva d’opera. All’opposto, la maltese Miriana Conte trasforma il suo outfit in un manifesto politico, con un vestito ricoperto di pagine di giornale su temi queer e proteste sociali.

Il Turquoise Carpet 2025 promette un’edizione che, ancora una volta, sfida ogni convenzione: tra moda, musica e messaggi forti, lo spirito dell’Eurovision continua a essere un inno alla libertà di espressione.

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