l'editoriale
Cerca
Tendenze
14 Maggio 2025 - 11:20
Vino (repertorio)
L’Italia, culla di innumerevoli varietà di uve autoctone, sta vivendo una vera e propria rivoluzione nel mondo del vino. Con un ritorno alla valorizzazione delle varietà locali, i produttori più innovativi stanno dando vita a etichette che raccontano storie autentiche, ma con uno sguardo proiettato al futuro. Freschezza, acidità e una chiara connessione con il territorio sono le caratteristiche che emergono da sei vini che, più di altri, incarnano questa nuova via del vino italiano.
In Puglia, Curtomartino sta riscrivendo le regole della viticoltura contemporanea. Con un focus sulle uve locali, il produttore propone due etichette simbolo: Selce e Terracava.
Selce, un bianco fresco e minerale, nasce da un blend di varietà autoctone come Fiano pugliese e Bombino Bianco. Con una spinta acida che rinfresca il palato, il vino esprime toni di fiori bianchi e agrumi, mentre il finale asciutto lo rende perfetto per chi cerca un bianco di carattere. Dall’altra parte, Terracava, un Primitivo in purezza, esprime la potenza del territorio pugliese con un sorso avvolgente, arricchito da sentori di frutta rossa matura e una struttura ben bilanciata.
Nel sud-est della Sicilia, Feudo Maccari ha portato il Grillo alla ribalta con il suo Family & Friends, un bianco che esplode di aromi agrumati, erbe aromatiche e frutta esotica. La freschezza di questo vino, unita a una notevole struttura, lo rende ideale per chi cerca un bianco ricco ma allo stesso tempo facile da bere. Il posizionamento premium del vino (tra i 35 e i 45 euro) è il riflesso di un’azienda che punta sulla qualità e sull’autenticità dei vitigni locali.
Nelle Marche, Borgo Paglianetto rappresenta l’eccellenza della zona di Matelica con il suo Vertis, un Verdicchio che si distingue per la sua freschezza e la sua struttura. La vendemmia tardiva e la lunga sosta in acciaio conferiscono al vino un profilo luminoso, con note di agrumi e fieno, un corpo denso ma una bevibilità sorprendente, il tutto accompagnato da un finale salino. Questo bianco è un perfetto esempio della vocazione del Verdicchio di Matelica a un’espressione moderna, elegante e minerale.
In Umbria, Lungarotti rappresenta la tradizione con uno sguardo al futuro, e il suo Torre di Giano “62” ne è la prova. Un vino che unisce la freschezza del Trebbiano e la struttura del Grechetto, offrendo un sorso snodato e affilato. Il lavoro in vigna e in cantina è accurato, preservando l’acidità senza rinunciare alla complessità. Un bianco che, con il suo profilo moderno e l’anima radicata nel territorio, è perfetto per chi cerca un vino versatile dalla grande freschezza.
Nell’Irpinia, Joacquin ha saputo dare nuova vita al Fiano, una delle varietà più iconiche della Campania, con il suo Vino della Stella. Questo bianco, che cresce su suoli calcarei e vulcanici, si distingue per i suoi profumi floreali e minerali, con un’acidità netta che ne prolunga la persistenza. La sua eleganza e struttura ne fanno un vino di nicchia, apprezzato da chi cerca qualità e una connessione autentica con il terroir. Con un prezzo che oscilla intorno ai 40 euro, rappresenta una delle espressioni più raffinate della viticoltura campana.
Sull’Etna, Maugeri propone il Frontebosco, un Carricante che esprime perfettamente l’identità del vulcano siciliano. Il vino, con la sua acidità vibrante e una nota salina che rimanda al mare, è una delle migliori interpretazioni moderne di questo vitigno autoctono. Aromi di agrumi e fiori di ginestra, insieme a delicate sfumature affumicate, rendono questo bianco un’esplosione di freschezza e minerali, perfetto per chi cerca un vino che racconti l’essenza del territorio etneo.
Questi sei vini rappresentano il volto più innovativo della viticoltura italiana, un perfetto incontro tra tradizione e modernità. Grazie alla riscoperta delle varietà autoctone e alla ricerca di freschezza e acidità, questi produttori stanno creando vini che non solo esprimono l’essenza del territorio, ma si pongono come autentici protagonisti della scena vinicola internazionale.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..