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Il pettegolezzo? Può essere utile, lo suggerisce uno studio dell'Università di Stanford

Uno studio rivela che parlare di altri e quindi "gossipare" potrebbe promuovere la cooperazione, a patto che le informazioni siano affidabili

Il pettegolezzo? Può essere utile, lo suggerisce uno studio dell'Università di Stanford

Il pettegolezzo, spesso visto come un comportamento negativo, potrebbe in realtà avere effetti positivi sulle dinamiche sociali. Un recente studio condotto da ricercatori di Stanford e dell'Università del Maryland suggerisce che fare pettegolezzi potrebbe favorire la cooperazione tra le persone, a condizione che le informazioni condivise siano verificate e affidabili.

Il pettegolezzo è una pratica comune, e Michele Gelfand, professore alla Graduate School of Business di Stanford, stima che le persone lo pratichino per circa un'ora al giorno, scambiando informazioni personali su terze persone assenti. Ma sebbene spesso associato a un giudizio negativo, questo comportamento potrebbe avere radici evolutive. Gelfand e il suo team hanno esplorato il motivo per cui il pettegolezzo persiste come una strategia evolutiva nella società umana.

Lo studio ha mostrato che il 90% degli agenti ha scelto di fare pettegolezzi, un comportamento che ha favorito un alto livello di cooperazione. La scoperta principale è che il pettegolezzo aiuta a diffondere informazioni sulle reputazioni delle persone, creando un effetto ciclico in cui gli individui modificano il proprio comportamento in base alle reputazioni altrui. In pratica, le persone tendono a preferire coloro che hanno una buona reputazione e a evitare chi è conosciuto per comportamenti scorretti.

Le persone diventano più attente a chi si associano, cercando di allearsi con chi ha una buona reputazione e evitando chi è noto per i suoi difetti,” ha spiegato Gelfand.

Il pettegolezzo, quindi, non solo aiuta a diffondere informazioni, ma potrebbe anche migliorare il comportamento cooperativo, poiché gli agenti che pettegolano finiscono per ricevere maggiore cooperazione dagli altri.

Uno degli ostacoli principali dello studio è stato quello di simulare l’affidabilità delle informazioni condivise. Pan ha spiegato che, per affrontare questa sfida, è stato introdotto un parametro che permetteva di distinguere tra informazioni affidabili e non affidabili. I ricercatori hanno scoperto che il pettegolezzo è utile solo quando le informazioni sono percepite come più affidabili, favorendo così una cooperazione genuina.

Lo studio ha anche preso in considerazione due casi estremi di pettegolezzo: quelli che pettegolano sempre e quelli che non pettegolano mai. Tuttavia, i ricercatori hanno sottolineato che in futuro potrebbero essere esplorati ruoli più complessi.

Questo ci suggerisce che, se gestito con attenzione e responsabilità, il pettegolezzo potrebbe svolgere un ruolo positivo nelle dinamiche sociali, incoraggiando la cooperazione e la diffusione di informazioni utili.

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