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Animali
15 Maggio 2025 - 16:15
Ogni anno, con l’avvicinarsi del Festival di Yulin, si riaccende il dibattito sulla tutela degli animali in Cina. Questo evento, durante il quale migliaia di cani vengono uccisi per essere consumati, continua a suscitare indignazione internazionale. Ma il problema non si limita solo a Yulin: nuovi casi di maltrattamento animale stanno emergendo anche nelle grandi città, alimentando preoccupazioni sul rispetto della vita animale nel Paese.
Di recente, sono apparsi sui social video sconvolgenti diffusi da Action Project Animal, un’organizzazione attivista per i diritti degli animali. Le immagini mostrano scene difficili da credere: distributori automatici contenenti cuccioli vivi, rinchiusi in spazi angusti, senza cibo né cure.
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Questi distributori, simili a quelli che vendono snack o bibite, sono stati installati in alcuni centri commerciali, con gatti e cani chiusi all’interno di comparti trasparenti, esposti come prodotti da acquistare. In altre occasioni, alcune claw machine, le classiche “macchinette con il gancio”, sono state modificate per contenere cuccioli vivi, trattati come premi da vincere.
Queste pratiche sollevano una questione fondamentale: gli animali non dovrebbero essere ridotti a oggetti di consumo. In Cina, dove la legislazione sulla tutela degli animali è ancora lacunosa, il benessere di molte specie sembra essere subordinato al profitto e allo spettacolo. Il problema è sia culturale che etico in quanto la mancanza di empatia è evidente e l’animale viene trattato come un oggetto, privato della sua dignità di essere senziente.
La diffusione online di queste immagini ha scatenato reazioni forti da parte di attivisti e cittadini, con numerose richieste di intervento delle autorità e di una riforma urgente delle leggi per tutelare gli animali da questi abusi.
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