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Aspettando 'Materialists': una storia sul genere romcom

Celine Song riaccende il dibattito sul futuro delle commedie romantiche tra glamour e riflessioni moderne

Aspettando 'Materialists': una storia sul genere romcom

Nel cuore dell’industria cinematografica, tra kolossal supereroistici e biopic drammatici, un genere sembra pronto a riconquistare il proprio posto d’onore: la commedia romantica. A far crescere l’attesa è Materialists, il nuovo film scritto e diretto da Celine Song (Past Lives) che promette di riportare al centro della narrazione sentimenti, glamour e una riflessione moderna sulle relazioni.

Ambientato nel mondo del matchmaking newyorkese, Materialists racconta la storia di una giovane donna che si muove tra amore e ambizione, in un contesto dove l’estetica e la sostanza si scontrano (e si seducono) a vicenda. L’attesa per il film ha riacceso il dibattito sullo stato attuale delle romcoms: sono davvero tornate?

Le origini del genere romcom dagli anni '30 e '40

La nascita della romcom moderna è legata al nome di Ernst Lubitsch, regista tedesco naturalizzato statunitense, celebre per il suo stile raffinato e sofisticato noto come “Lubitsch Touch”. Nei primi decenni del XX secolo, Lubitsch ha creato commedie piene di sottile ironia, dialoghi brillanti e una tensione romantica mai banale.

Film come Scrivimi Fermo Posta (1940), da cui sarà ispirato il celebre remake C’è posta per te con Tom Hanks e Meg Ryan, sono considerati capolavori che hanno definito i canoni della romcom: personaggi realistici, storie di amore costruite su malintesi e piccoli gesti quotidiani, e un mix perfetto di comicità e sentimento.

Klara Novak e Alfred Kralik (Scrivimi Fermo Posta); Tom Hanks e Meg Ryan (C'è Posta per Te)

Gli anni ’50 e ’60: glamour e sofisticatezza

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il genere ha continuato a evolversi con titoli che spesso univano romanticismo e commedia a un’eleganza hollywoodiana. Attrici come Audrey Hepburn e Cary Grant sono diventati icone grazie a film come Vacanze Romane (1953) e Indovina chi viene a cena? (1967), che hanno portato storie d’amore su sfondi urbani glamour e sofisticati.

In questo periodo, il genere mantiene la sua leggerezza ma inizia a sperimentare tematiche sociali più profonde, pur senza rinunciare all’intrattenimento.

Audrey Hepburn e Cary Grant in Vacanze Romane

Gli anni ’80 e ’90: l’era d’oro delle romcom

Gli anni ’80 e ’90 rappresentano senza dubbio l’epoca d’oro delle commedie romantiche, con titoli diventati veri e propri cult del cinema popolare. Attori e attrici come Julia Roberts (Pretty Woman), Meg Ryan (Harry, ti presento Sally), Hugh Grant (Quattro matrimoni e un funerale) e Sandra Bullock (Tutta colpa di Mary) hanno incarnato il sogno romantico di milioni di spettatori.

Meg Ryan e Billy Cristal in Harry, ti presento Sally

Le romcom di questo periodo sono caratterizzate da trame semplici ma efficaci, dialoghi brillanti e finali felici. La commistione di amore e comicità raggiunge il massimo successo, diventando un genere amato a livello globale.

Gli anni 2000: la crisi e la rinascita indie

Con l’avvento del nuovo millennio, il genere inizia a perdere terreno a causa della saturazione e dell’evoluzione dei gusti del pubblico, sempre più attratto da generi d’azione, fantasy e supereroi. Le romcom tradizionali sembrano diventare meno rilevanti, e molti titoli ripetono formule viste e riviste.

Tuttavia, è proprio negli anni 2000 che il genere trova nuova linfa nelle produzioni indipendenti e nelle piattaforme digitali. Film come Come farsi lasciare in 10 giorni (2003), Juno (2007) e 500 Days of Summer (2009) propongono storie più realistiche e meno stereotipate, esplorando anche tematiche più complesse come la disillusione amorosa e la crescita personale.

Joseph Gordon-Levitt e Zooey Deschanel in (500) Giorni Insieme 

Gli anni 2010: inclusività e innovazione

Il decennio successivo segna un’importante trasformazione per la romcom. Il genere abbraccia la diversità e le storie di persone e relazioni non convenzionali. Le piattaforme di streaming, come Netflix, diventano la nuova casa delle commedie romantiche, con titoli che raggiungono un pubblico globale e più variegato.

Film come Crazy Stupid Love (2011), To All the Boys I’ve Loved Before (2018) e The Big Sick (2017) offrono rappresentazioni fresche e autentiche dell’amore, includendo tematiche culturali, sociali e personali. Le serie tv come Master of None e Crazy Ex-Girlfriend hanno inoltre saputo rinnovare il linguaggio della romcom, rendendola più attuale e realistica.

Ryan Gosling e Emma Stone in Crazy Stupid Love

Oggi e domani: il ritorno della romcom

Con l’attesa di nuovi titoli come Materialists di Celine Song, la romcom sembra pronta a un ritorno in grande stile. Il genere si reinventa per parlare a un pubblico contemporaneo, più consapevole e diversificato, senza rinunciare al divertimento e al romanticismo.

Le commedie romantiche di oggi devono bilanciare l’intrattenimento con riflessioni su identità, relazioni fluide e dinamiche sociali contemporanee, promettendo storie che siano al contempo dolci, ironiche e profonde.

Dalle eleganti commedie degli anni ’30 di Lubitsch, fino alle produzioni inclusive e innovative di oggi, la romcom ha saputo adattarsi ai tempi senza perdere il suo cuore pulsante: raccontare l’amore con leggerezza, intelligenza e un pizzico di magia.

Il futuro del genere è luminoso, pronto a incantare nuove generazioni con storie che parlano al presente ma che, come sempre, ci fanno sognare.

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