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Artrite in pochi minuti: l’intelligenza artificiale rivoluziona la diagnosi con il test super veloce

Dalla Corea arriva un sensore a base di nanoparticelle e AI che distingue osteoartrite e artrite reumatoide con oltre il 98% di precisione

Artrite in pochi minuti: l’intelligenza artificiale rivoluziona la diagnosi con il test super veloce

Foto di repertorio

Quando il dolore alle articolazioni inizia a farsi sentire, non è sempre facile capire se si tratta di osteoartrite, legata all’usura e al tempo, o di artrite reumatoide, malattia autoimmune più complessa e aggressiva. Oggi, in Italia sono circa 400 mila le persone colpite da queste patologie, e per loro una diagnosi tempestiva e precisa è cruciale per iniziare la terapia giusta e migliorare la qualità della vita.

Un gruppo di ricercatori sudcoreani ha compiuto un passo decisivo verso questo obiettivo mettendo a punto una tecnologia innovativa che sfrutta l’intelligenza artificiale per diagnosticare l’artrite in pochi minuti. Il metodo, pubblicato sulla rivista Small, combina un sensore basato su nanoparticelle d’oro con sofisticati algoritmi di machine learning per analizzare il liquido sinoviale — il fluido lubrificante delle articolazioni.

Grazie a una tecnica chiamata SERS (Surface-Enhanced Raman Scattering), il sensore “legge” l’impronta chimica delle molecole presenti nel liquido articolare. Le nanoparticelle amplificano il segnale anche se le sostanze sono in quantità minime, permettendo all’algoritmo di distinguere con estrema precisione l’osteoartrite dall’artrite reumatoide. I dati parlano chiaro: sensibilità del 97,3% e specificità del 100%, con un’accuratezza complessiva del 98,1% nella diagnosi e nella valutazione della gravità della malattia.

Attualmente, la diagnosi di artrite si basa su esami radiografici, risonanze, analisi di laboratorio e questionari clinici, un percorso lungo e spesso incerto, soprattutto nelle fasi iniziali della malattia. I test biologici tradizionali hanno un’accuratezza intorno al 70-80%, mentre questo nuovo metodo promette risultati molto più affidabili e rapidi. Inoltre, il sensore è facile da produrre, economico e non invasivo, potendo quindi essere utilizzato anche per screening di massa o come supporto ai test convenzionali.

Seppure i ricercatori riconoscano la necessità di ulteriori studi su campioni più ampi e altre forme di artrite, il potenziale di questa tecnologia è enorme. Un futuro in cui la diagnosi di artrite avviene in pochi minuti, direttamente dal liquido sinoviale e con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, potrebbe rivoluzionare la gestione della malattia e offrire ai pazienti tempi di attesa più brevi e cure più mirate.

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