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Salute

LP.8.1: la nuova variante di Covid-19 che sfida l'immunità globale

La discendente di Omicron che si diffonde rapidamente ma con rischio limitato

LP.8.1: la nuova variante di Covid-19 che sfida l'immunità globale

Pensavamo fosse finita, e invece si è evoluta: La nuova protagonista post-pandemia è la variante LP.8.1 di Covid-19, che ha rapidamente conquistato la maggior parte dei casi a livello mondiale. Negli Stati Uniti, i dati più recenti dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) indicano che LP.8.1 rappresenta ormai il 70% delle infezioni registrate fino al 10 maggio, superando la diffusione della variante Xec.

Un’evoluzione di Omicron
Questa variante non è una novità assoluta: è stata identificata per la prima volta a luglio 2024 ed è una discendente diretta di Omicron, derivata dalla sottovariante KP.1.1.3, che a sua volta proviene da JN.1, responsabile di molte delle ondate di fine 2023 e inizio 2024. LP.8.1 si caratterizza per nove mutazioni sulla proteina spike del virus, con una mutazione chiave, V445R, che sembra favorire una trasmissione più veloce. Proprio per la sua rapida diffusione, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha inserito LP.8.1 tra le varianti sotto stretto monitoraggio (VUM) a febbraio.

Sintomi e gravità
I sintomi causati da LP.8.1 sono simili a quelli delle altre varianti: febbre, tosse e dolori muscolari e articolari. Secondo uno studio pubblicato su Lancet Infectious Disease, questa variante ha un’infettività leggermente inferiore rispetto a JN.1, ma una maggiore capacità di eludere la risposta immunitaria. Nonostante ciò, l’OMS non prevede che LP.8.1 possa causare un aumento significativo dei casi gravi o sovraccaricare gli ospedali, valutando il rischio per la salute pubblica come basso.

Vaccini: quale protezione?
I vaccini attualmente disponibili, aggiornati per la variante JN.1, continuano a offrire una buona protezione contro LP.8.1, soprattutto contro le forme gravi della malattia. Tuttavia, l’Emergency Task Force (ETF) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha suggerito di aggiornare i vaccini per la campagna 2025/2026, includendo la nuova variante, per garantire una protezione adeguata nel tempo. Nel frattempo, i vaccini basati su JN.1 o KP.2 resteranno validi per l’uso.

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