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Togliersi le scarpe in casa: una precauzione utile o un eccesso di zelo?

Secondo il New York Times, i batteri presenti sulle scarpe non rappresentano un vero pericolo per la salute: la contaminazione in casa non è più grave di quella causata da altri oggetti di uso quotidiano

Togliersi le scarpe in casa: una precauzione utile o un eccesso di zelo?

Togliersi le scarpe appena si entra in casa è un'abitudine comune in molte famiglie, spesso vista come un modo per evitare di portare dentro sporco e batteri raccolti all’esterno. In diverse culture asiatiche è addirittura una regola sociale consolidata, sinonimo di rispetto per l’ambiente domestico. Ma quanto è davvero importante? Il New York Times ha cercato di rispondere a questa domanda analizzando le prove scientifiche disponibili.

L’unica ricerca specifica sul tema risale al 2008 ed è stata condotta da Charles P. Gerba, microbiologo dell’Università dell’Arizona. Lo studio, commissionato da un’azienda produttrice di calzature, ha rilevato che le scarpe possono contenere fino a 421.000 batteri all’esterno e circa 2.900 all’interno, tra cui anche ceppi di Escherichia coli, batteri che possono provocare infezioni intestinali o urinarie. Tuttavia, la ricerca non era stata sottoposta a revisione scientifica e va presa con cautela, soprattutto considerando il possibile conflitto di interessi.

Pur riconoscendo che le scarpe raccolgano molti batteri, gli esperti citati dal New York Times invitano a ridimensionare le preoccupazioni. Lisa A. Cuchara, professoressa di scienze biomediche alla Quinnipiac University, sottolinea che per una persona adulta in salute, la presenza di questi batteri sui pavimenti domestici comporta al massimo una sensazione di disgusto, più che un effettivo rischio per la salute. Solo toccando le scarpe e poi portandosi le mani al viso si potrebbe creare un minimo pericolo.

Anche secondo Donald W. Schaffner, microbiologo della Rutgers University, esistono minacce molto più concrete all’interno delle nostre case: le spugne da cucina, le feci di animali domestici come rettili e anfibi, o le zampe dei cani, raramente pulite al rientro. Eppure, non ci si preoccupa allo stesso modo.

Jack A. Gilbert, ricercatore del Scripps Research Institute, sostiene addirittura che una certa esposizione allo sporco possa avere effetti positivi sul sistema immunitario, specie nei bambini. Secondo i suoi studi, vivere a contatto con animali domestici o in ambienti rurali può ridurre sensibilmente il rischio di sviluppare asma.

In sintesi, il consiglio degli esperti è pragmatico: non è necessario imporsi l’obbligo di togliersi le scarpe in casa, a meno che non vivano nell’abitazione persone con allergie gravi o un sistema immunitario compromesso. Per tutti gli altri, si tratta più di una questione di preferenze personali che di reale tutela della salute.

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