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Dieta
26 Maggio 2025 - 23:05
Tra le tante diete che promettono salute e benessere, la dieta portfolio si distingue per un approccio scientifico e mirato. Ideata dal professor David J.A. Jenkins dell’Università di Toronto, questa dieta non punta alla perdita di peso, bensì alla riduzione del colesterolo cattivo (LDL) e al miglioramento generale dei valori cardiaci e metabolici.
Non è una dieta dimagrante, ma piuttosto un piano nutrizionale basato su alimenti vegetali specifici, scelti per le loro proprietà benefiche. Si tratta di una proposta valida per chi desidera un’alimentazione più sana, sostenibile e con effetti concreti sulla salute, ma va seguita con il supporto di un nutrizionista.
I quattro pilastri della dieta portfolio
Il regime si fonda su quattro categorie alimentari:
Soia e derivati, come tofu e tempeh
Fonti di fibra viscosa, tra cui avena, orzo, melanzane, okra, agrumi e frutti di bosco
Alimenti ricchi di fitosteroli, presenti in oli vegetali
Frutta secca a guscio e semi
Questi alimenti vanno distribuiti nei vari pasti della giornata: niente combinazioni forzate, ma inserimenti intelligenti e graduali, sostituendo cibi meno sani.
Benefici confermati dalla scienza
Jenkins ha condotto uno studio su 46 persone con livelli elevati di colesterolo: un terzo ha registrato una diminuzione del 20% del colesterolo LDL, un altro terzo del 15%. Il restante non ha mostrato miglioramenti, ma secondo l’autore era dovuto alla mancanza di aderenza al piano, in particolare all’incapacità di eliminare carne, latticini e cibi industriali. Ulteriori cinque studi hanno confermato l’efficacia della dieta per chi la segue correttamente.
Oltre al calo del colesterolo, sono stati registrati effetti positivi sui trigliceridi e sull’apoliproteina B, proteina presente nel colesterolo LDL. A ciò si aggiunge una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e morte precoce.
Etica e sostenibilità
Trattandosi di un piano interamente vegetale, la dieta portfolio si inserisce anche in un’ottica vegana, attenta al benessere animale e alla sostenibilità ambientale, con un impatto inferiore in termini di risorse rispetto ai modelli alimentari basati sull’allevamento.
Non adatta a tutti, ma utile per molti
Sebbene non sia una dieta universale, chi presenta colesterolo alto o patologie metaboliche può trarne beneficio – sempre sotto controllo medico. In ogni caso, introdurre elementi come frutta secca, agrumi, avena e olio d’oliva al posto del cibo spazzatura è una scelta valida per chiunque voglia migliorare il proprio stile di vita.
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