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MODA
10 Giugno 2025 - 10:00
Dopo tre anni di attesa, la Stockholm Fashion Week torna a far battere il cuore della moda scandinava. Dal 2 al 5 giugno, la capitale svedese è diventata il palcoscenico di un’industria in fermento, pronta a ridefinire i propri codici all’insegna della sostenibilità, dell’inclusione e di un’energia giovane e rivoluzionaria. L’evento ha messo al centro i nuovi protagonisti del fashion system nordico, molti dei quali al loro debutto assoluto. Un segnale chiaro: la moda svedese è pronta a riscrivere il proprio futuro.
Un’edizione che parla al mondo
Il direttore dell’Association of Swedish Fashion Brands, John-Jamal Gille, ha sottolineato come l’obiettivo sia quello di restituire centralità ai marchi e ai creativi, liberandoli da strutture superflue per valorizzarne visione e originalità. Il sostegno del Ministero degli Affari Esteri, che per la prima volta ha appoggiato ufficialmente la kermesse, dimostra quanto la moda sia diventata una risorsa strategica anche a livello istituzionale.
L’apertura incantata di Jennifer Blom
Ad aprire le danze ci ha pensato Jennifer Blom, che nella cornice del Café Opera ha proposto “REFLECTION”, una collezione poetica e luminosa, dedicata alla natura, al tempo e al valore dell’artigianato. I suoi abiti scintillanti, ispirati ai riflessi del sole sull’acqua, raccontano quindici anni di impegno per la moda sostenibile e consapevole.
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Mayz: un tuffo nelle emozioni
Esordio memorabile per il brand Mayz, nato dalla visione di Kevin Mukuri e Mayssa Fakih. La collezione “Ode to the Ocean” è un viaggio negli abissi, dove ogni capo nasce da un dipinto dell’artista americana di origini libanesi. Le texture, dalla pelle effetto serpente ai materiali che ricordano creature acquatiche, creano un universo sensoriale intenso e suggestivo. Iconiche le sette borse dipinte a mano, ciascuna dedicata a un animale marino.
MAYZ (fonte: Instagram)
Seams e il debutto giovane che lascia il segno
Dustin Glickman, 21 anni e un talento esplosivo, ha portato in passerella il primo show del brand Seams, nato nel 2018 con una forte identità visiva legata ai gioielli. La nuova collezione ready-to-wear è un mix irriverente di stili, pensata per chi vuole distinguersi e celebrare la propria unicità.
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Sostenibilità con stile: Kristian Eddé e Swedish Stockings
Daniel Kristian Edde Ankarstrand ha conquistato la scena con accessori in pelle di salmone, frutto di un processo che unisce recupero dei materiali, artigianalità nordica e cura estetica. Swedish Stockings, invece, continua la sua missione pionieristica nel mondo della calzetteria ecologica, dimostrando che etica e design possono andare a braccetto.
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Moda senza genere e nuovi minimalismi
Tra i brand genderless, Adnym Atelier si distingue per le sue silhouette ispirate a Serge Gainsbourg e Jane Birkin, mentre STHLM MISC rivendica una moda unisex che non rinuncia alla femminilità. Fayette Norling propone capi vegani su misura, pensati per durare e spezzare il ciclo della sovrapproduzione. Past Tense, l’unico brand maschile presente, abbraccia un’estetica pulita e lenta, fedele al minimalismo scandinavo.
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Artigianato e cultura si incontrano
Leoní colpisce con la sua eleganza architettonica e i drappeggi scultorei; Imaskopi punta su una maglieria intima e concettuale. Studio Constance, diviso tra Stoccolma e Los Angeles, incanta con i suoi capispalla e i dettagli curati. Deadwood, con il suo stile urban e dark, reinterpreta il vintage in chiave contemporanea. TEMESGEN chiude con una collezione che fonde radici etiopi e identità europea, raccontando storie di diaspora e appartenenza.
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Italia protagonista con il Premio Stoccolma
Gran finale all’Istituto Italiano di Cultura con la presentazione delle capsule collection dei designer italiani Carla Carìa e Salvatore Vignola, supportati da Tiger of Sweden e Deadwood. Un ponte creativo tra Italia e Svezia che dimostra come il dialogo tra culture possa generare moda innovativa e sostenibile.
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