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Grozie, olio, sale e il 100% di accuracy: il trend TikTok che nessuno capisce ma tutti imitano

Dal video dimenticato di Side Baby al tormentone globale: perché il mondo intero sta fingendo di ordinare al ristorante in italiano, ringraziando in modo surreale e… poliglotta

Grozie, olio, sale e il 100% di accuracy: il trend TikTok che nessuno capisce ma tutti imitano

Se il vostro "Per Te" di TikTok è diventato una bizzarra sfilata di utenti di ogni nazionalità che chiedono olio e sale con accento romanesco, fanno uno schiocco con la lingua e concludono con un enigmatico "Grozie", non siete soli. Anzi, siete in pieno centro del trend più surreale e improvvisamente virale del momento.

Una scena semplice: una persona seduta al ristorante che chiede “olio e sale”, ringrazia in modo strano e valuta la propria performance con una percentuale di "accuracy" rispetto all’originale. Il tutto condito da una pronuncia improbabile, tentativi linguistici da Guinness dei primati e una comicità involontaria che, come spesso accade, è la chiave del successo. Ma da dove nasce tutto questo?

Il video originale: una vecchia gloria di Side Baby

Le radici di questo trend risalgono a un’Instagram story pubblicata da Side Baby, rapper romano ed ex membro della Dark Polo Gang. Il video in questione, in realtà, non è affatto recente: risale al 2019 ed era già tornato virale nel 2022. In una clip informale durante un pranzo, Side Baby interrompe ciò che sta dicendo per rivolgersi al cameriere con un "olio e sale, grazie" biascicato, forse con un boccone ancora in bocca. Il suo modo di pronunciare "grazie", che diventa "Grozie", è talmente strano da diventare involontariamente iconico.


@darksideoflu #accadeoggi #sidebaby ♬ suono originale - Lu

A far riesplodere il tutto è stato il creator Matteo Di Benedetto, che ha ripreso la scena e ne ha fatto una perfetta imitazione su TikTok, inaugurando un trend che si basa su tre elementi fondamentali: la mimica, la pronuncia deformata e la percentuale di accuratezza nel replicare il video originale. Il tutto condito da un’ironia surreale che ha sedotto anche i creator internazionali.

E così il meme è rimbalzato ovunque: imitazioni da Francia, Germania, Stati Uniti, Giappone. Addirittura Tony Effe, Gerry Scotti e Andrea Diprè hanno partecipato alla sfida. E lo stesso Side Baby, oggi un po’ spaesato ma sicuramente divertito, ha cominciato a ricondividere le reinterpretazioni nelle sue storie.

@di.bene.in.meglio

♬ suono originale - Matteo Di Benedetto

Anche i brand stanno fiutando l’occasione: Netflix, tra i primi a cavalcare il trend, ha già pubblicato una propria parodia. Il fenomeno rientra nella categoria del meme marketing, una forma di comunicazione sempre più centrale per chi vuole intercettare il pubblico più giovane.

Come spesso accade online, un contenuto assurdo diventa codice condiviso. Oggi “Grozie” non è solo un errore di pronuncia: è un meme vivente, un modo per dire “sto nel trend”, una parodia collettiva che attraversa confini e culture con la leggerezza disarmante di una battuta nata per caso.

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