Cerca

neuroscienza

Il bacio che guarisce: la scienza conferma il potere curativo del contatto affettivo

Un gesto semplice come un bacio attiva aree cerebrali simili in genitore e figlio, creando un legame che allevia il dolore e riduce lo stress, secondo un'innovativa ricerca

Il bacio che guarisce: la scienza conferma il potere curativo del contatto affettivo

Immagine di repertorio

Quante volte da bambini ci siamo sentiti dire “un bacio e passa la bua”? Un’espressione che sembrava una semplice consolazione, ma che oggi trova una valida spiegazione scientifica.

La neuroscienziata Rebecca Saxe del MIT ha svelato un aspetto sorprendente di questo gesto: grazie all’utilizzo della risonanza magnetica funzionale, ha osservato come il bacio sulla fronte della figlia attivi le stesse aree cerebrali sia nella madre che nel bambino. Questo fenomeno, noto come "rispecchiamento emotivo", dimostra come il contatto fisico possa innescare una connessione emotiva profonda tra le persone.

Il bacio non è solo un atto affettuoso: carezze, abbracci e baci sono fondamentali per il nostro benessere psicofisico. Questi gesti aiutano a ridurre lo stress, favoriscono una crescita sana e stimolano la produzione di dopamina ed endorfine, sostanze chimiche che alleviano il dolore e promuovono il benessere.

In sostanza, quel gesto che da bambini ci appariva come una sorta di magia, trova oggi nella scienza una base solida. Il contatto fisico e il linguaggio dell’affetto non solo ci confortano, ma hanno effetti benefici anche sul nostro corpo e la nostra mente.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.