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Perché la salmonella si chiama così? (E non c'entra il salmone)

Il legame tra un batterio letale e una disputa scientifica che ha segnato la medicina moderna

Perché la salmonella si chiama così? (E non c'entra il salmone)

Immagine di repertorio

La salmonella è una delle principali cause di intossicazione alimentare nel mondo, responsabile ogni anno di circa 3.350 infezioni solo in Italia. Questo batterio, noto per essere trasmesso attraverso cibi contaminati, acqua o animali domestici, è una delle principali cause di ospedalizzazioni e decessi legati a intossicazioni alimentari. Recentemente, un focolaio di salmonella ha colpito una produzione di uova in California, causando 79 infezioni e il richiamo di milioni di uova potenzialmente contaminate.

Nonostante il nome che potrebbe far pensare a un legame con il pesce, la Salmonella non ha alcuna connessione con il salmone marino. Il nome del batterio è frutto di una lunga disputa tra due ricercatori americani ed è legato a uno dei casi più noti della medicina, che mette in luce il complesso rapporto tra salute pubblica e libertà individuali.

Il batterio è stato chiamato Salmonella in onore di Daniel E. Salmon, un patologo veterinario americano che operava alla fine del XIX secolo. Tuttavia, la paternità della scoperta è oggetto di discussione. Infatti, molti esperti ritengono che il merito vada al suo assistente di laboratorio, Theobald Smith, che nel 1885 riuscì a isolare il microorganismo da maiali malati. Inizialmente, il batterio veniva chiamato "bacillo del colera suino" poiché identificato mentre si studiava la causa del colera nei maiali. La disputa per il riconoscimento tra Salmon e Smith continuò nel tempo, ma la loro collaborazione ha portato a notevoli progressi nella salute pubblica, tra cui ricerche fondamentali che avrebbero preparato il terreno per lo sviluppo del vaccino contro la polio. Nel 1900, il batteriologo franco-argentino Joseph Leon Lignières propose di chiamare il batterio Salmonella in onore di Salmon.

Sebbene il nome Salmonella sia stato coniato nel XX secolo, gli scienziati ritengono che il batterio abbia infettato gli esseri umani per secoli. Nel 2017, alcuni ricercatori hanno suggerito che una forma particolarmente mortale della salmonella possa essere stata una delle cause del crollo dell'Impero Azteco, più di 500 anni fa. Inoltre, nel 2018, è stato trovato un ceppo di salmonella in uno scheletro umano di 800 anni proveniente dalla Norvegia. Uno dei casi più celebri di salmonella risale agli inizi del XX secolo e riguarda Mary Mallon, una cuoca irlandese emigrata negli Stati Uniti negli anni 1880. Mallon era portatrice asintomatica della Salmonella typhi, che causa la febbre tifoide, e infettò senza saperlo diverse famiglie mentre lavorava come cuoca per una famiglia benestante di New York. Mallon divenne così la prima persona sana identificata come portatrice di tifo negli Stati Uniti, guadagnandosi il soprannome di "Typhoid Mary".

Oltre un secolo dopo l'epidemia a New York, la salmonella è ancora una delle principali cause di malattie alimentari, seconda solo al norovirus. Circa un quarto delle infezioni da salmonella deriva dal consumo di carne di pollo e tacchino contaminata, ma ci sono stati anche focolai associati a cetrioli, meloni, tartarughe e, più recentemente, uova. La storia della salmonella, dal suo nome controverso a numerosi casi storici, continua a essere una delle principali preoccupazioni in termini di salute pubblica.

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