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Alimentazione & salute

Allarme salmonella nella frutta: il batterio mortale che può nascondersi in tavola

L’epidemia preoccupa l’Europa: colpiti soprattutto bambini. Ecco i consigli per difendersi

Allarme salmonella nella frutta: il batterio mortale che può nascondersi in tavola

La notizia ha scosso le autorità sanitarie: una nuova epidemia di salmonella saintpaul ha causato già diversi ricoveri nel Regno Unito. I casi segnalati sono almeno venti, di cui cinque gravi e tredici che coinvolgono bambini piccoli. A preoccupare è l’origine dell’infezione, che potrebbe essere collegata al consumo di frutta estiva contaminata.

La salmonella saintpaul è un ceppo particolarmente aggressivo della più nota salmonella, un batterio in grado di colpire l’apparato gastrointestinale. I sintomi compaiono tra le 12 e le 72 ore dopo l’ingestione di cibo contaminato e includono diarrea acuta, febbre, dolori addominali e, nei casi più gravi, disidratazione e complicanze potenzialmente letali, specialmente nei soggetti fragili come bambini e anziani.

Al momento non è stata accertata con precisione la fonte dell’infezione, ma i sospetti ricadono su alcuni frutti esotici importati, come era già accaduto nel 2023, quando un’epidemia simile venne ricondotta ai meloni cantalupo contaminati. Secondo gli esperti, la frutta può essere infettata durante la coltivazione o il trasporto, a causa di acque irrigue contaminate o contatto con escrementi animali.

Le raccomandazioni degli enti sanitari sono chiare: lavare sempre accuratamente frutta e verdura, evitare il consumo della buccia di frutti esotici non tracciabili e lavarsi frequentemente le mani, soprattutto se si hanno sintomi gastrointestinali. “La salmonella si trasmette anche da persona a persona,” ricorda Gauri Godbole dell’Agenzia britannica per la Sicurezza Sanitaria, “per questo è importante evitare di manipolare alimenti se si hanno diarrea o vomito.”

Anche se l’epidemia è attualmente limitata al Regno Unito, la globalizzazione dei mercati alimentari rende il rischio concreto anche altrove. In particolare durante l’estate, quando aumenta il consumo di frutta cruda e importata. Il consiglio degli esperti è di non abbassare la guardia, soprattutto con i bambini: lavare con cura ogni prodotto e, in caso di dubbio, sbucciare.

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