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Pericoli estivi
12 Giugno 2025 - 23:15
Le zanzare non pungono tutti allo stesso modo: la loro preferenza per alcune persone rispetto ad altre ha una spiegazione scientifica precisa. Le femmine di questi insetti, che necessitano del sangue umano per sviluppare le uova, mostrano una netta predilezione per chi ha il gruppo sanguigno 0. Chi possiede il gruppo A è meno soggetto alle punture, mentre chi ha il gruppo B si colloca in una posizione intermedia.
Questo fenomeno è legato a una sostanza chimica che circa l’85% della popolazione emette attraverso la pelle e che indica il gruppo sanguigno. Le zanzare, dotate di sensori olfattivi molto sensibili, riescono a captare questo segnale chimico e a individuare così le loro “vittime”. Chi non produce questa sostanza, circa il 15% delle persone, risulta quindi meno attraente per questi insetti, indipendentemente dal gruppo sanguigno.
Non solo il gruppo sanguigno, ma anche altri fattori chimici e biologici attirano le zanzare: il biossido di carbonio che si espira, il calore corporeo, il sudore e l’acido lattico presente sulla pelle sono tutti elementi che facilitano il loro “individuare” la fonte di sangue.
Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante nel determinare la probabilità di essere punti. Cibi ricchi di vitamina B, come frutta e verdura, e alimenti contenenti vitamina C, come l’aglio, sembrano agire come repellenti naturali. Al contrario, il consumo di cibi piccanti, bevande gassate e birra aumenta il rischio di attirare le zanzare, probabilmente perché modificano l’odore corporeo o la composizione chimica del sudore.
In definitiva, la combinazione di fattori biologici, chimici e ambientali spiega perché alcune persone sono più soggette alle punture di zanzara rispetto ad altre, offrendo nuovi spunti per prevenire questi fastidiosi attacchi.
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