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Il semaforo che non usa il verde per il via libera: ecco perché e dove si trova

Per motivi culturali e linguistici, il via libera su queste strade si illumina di blu

Il semaforo che non usa il verde per il via libera: ecco perché e dove si trova

Foto di repertorio

A chi è abituato ai classici rosso, giallo e verde, i semafori giapponesi potrebbero sembrare un errore di fabbricazione. E invece no: in molte città del Giappone, il via libera è segnalato da una luce blu. Una scelta tutt’altro che casuale, legata a un’interessante evoluzione culturale e linguistica.

Nel giapponese antico, infatti, il termine “ao” veniva usato per descrivere sia il blu che il verde. Solo a partire dal XX secolo è stato introdotto il termine “midori” per distinguere chiaramente i due colori. Tuttavia, la lingua ha conservato a lungo questa sovrapposizione, tanto che alcuni alimenti, foglie e persino i semafori continuano ad essere associati al “blu”.

Quando il Paese ha dovuto scegliere un colore per il segnale di via libera, ha adottato una particolare sfumatura di verde-bluastro che potesse risultare accettabile sia dal punto di vista internazionale che per la percezione locale. In molte aree urbane, però, il blu domina visivamente, creando sorpresa tra i viaggiatori stranieri.

Nessuna rivoluzione in Italia, dove il verde resta il colore ufficiale del “via”. Ma con milioni di turisti attesi in Giappone quest’estate, è bene ricordare che dall’altra parte del mondo un semaforo blu non è un errore: è semplicemente il loro modo di dirci che si può passare. Meglio saperlo prima di mettersi alla guida, per evitare confusione e rischi inutili.

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