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contraccezione
17 Giugno 2025 - 17:50
Per decenni la contraccezione definitiva è stata quasi esclusivamente una responsabilità femminile. Oggi, però, qualcosa sta cambiando. In diversi Paesi europei, sempre più uomini scelgono la vasectomia, un intervento chirurgico semplice, sicuro e irreversibile che impedisce il concepimento. Il trend, in crescita soprattutto tra i giovani adulti, segnala un cambio di mentalità profondo sul tema della condivisione del carico contraccettivo all’interno della coppia.
Francia in testa: +1.400% in 15 anni
Il caso più evidente è quello della Francia, dove gli interventi sono passati da meno di 2.000 all’anno a oltre 30.000 in appena quindici anni. Oggi, la vasectomia rappresenta circa il 25% di tutte le sterilizzazioni definitive nel Paese. A sorprendere è anche l’età media dei pazienti: gli under 40 sono cresciuti dal 24% al 42%, mentre il 13% degli interventi riguarda uomini sotto i 30 anni. In Francia l’accesso alla vasectomia è regolato da un percorso informativo obbligatorio, con colloqui preliminari e un periodo di riflessione di quattro mesi. Una misura pensata per garantire scelte consapevoli, soprattutto nei casi in cui l’intervento venga richiesto da uomini senza figli. Il tasso di pentimento resta comunque contenuto, tra il 6% e il 7%.
Spagna e Austria: consapevolezza in crescita
Anche in Spagna la vasectomia sta guadagnando terreno, trainata da uomini giovani con figli che vedono nell’intervento una scelta pragmatica e definitiva. «Una volta era impensabile che un uomo si occupasse di contraccezione. Oggi è sempre più normale parlarne in coppia», racconta Josep Torremadé, andrologo dell’Associazione Spagnola di Urologia.
L’intervento, spesso eseguito con tecniche mini-invasive, è veloce e non altera la funzione sessuale. Tuttavia, la disinformazione resta un ostacolo: molte persone ignorano che la vasectomia non incide sul desiderio, non modifica l’eiaculazione e non influisce sugli ormoni.
Anche in Austria si registra una crescita, seppure ostacolata da costi elevati (tra 700 e 900 euro) e limiti legali (l’intervento è consentito solo dai 25 anni in su, con consulto obbligatorio). I numeri aumentano soprattutto tra uomini che hanno già avuto figli e che non desiderano ulteriori gravidanze.
Italia: un ritardo tra cultura e sanità
In Italia, invece, la vasectomia resta una scelta marginale. Secondo le stime, solo l’1% degli uomini in età fertile vi ha fatto ricorso, uno dei tassi più bassi d’Europa. Ogni anno si eseguono circa 5.000 vasectomie, a fronte di 20.000 legature delle tube sulle donne – un intervento più invasivo e con un recupero più complesso.
Tra i motivi di questa scarsa diffusione: pregiudizi culturali, informazione insufficiente e un sistema sanitario disomogeneo, dove l’intervento è disponibile nel pubblico solo in alcune regioni. Molti ricorrono quindi al privato, con costi che variano dai 300 ai 600 euro. Le associazioni per la pianificazione familiare chiedono da tempo più informazione e una maggiore equità nell’accesso a questa opzione contraccettiva, sottolineando l’importanza di una condivisione reale della responsabilità tra uomini e donne.
Lituania: tra tabù e timori infondati
In Lituania, la vasectomia è ancora poco diffusa, frenata da diffidenze culturali e da una scarsa sensibilizzazione medica. Molti uomini esitano persino a parlarne col proprio medico. Tuttavia, la situazione sta lentamente evolvendo, soprattutto dopo la pandemia, che ha spinto molte persone a riflettere sul proprio progetto familiare. Anche qui, le principali resistenze derivano da miti infondati sui presunti effetti negativi sull’attività sessuale, smentiti dalla comunità scientifica.
Il quadro europeo è chiaro: la vasectomia sta guadagnando spazio, trainata da una nuova consapevolezza maschile e da modelli culturali in trasformazione. Il cambiamento rispecchia una più ampia richiesta di equità nella contraccezione, che non può più essere lasciata interamente sulle spalle delle donne.
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