l'editoriale
Cerca
allerta caldo
17 Giugno 2025 - 19:53
In Alaska, dove per gran parte dell'anno dominano gelo e neve, è scattata per la prima volta nella storia un'allerta per caldo anomalo. A emetterla è stato il National Weather Service (NWS) degli Stati Uniti, che ha deciso di adottare anche per lo stato più settentrionale della federazione lo stesso sistema di allarme già in uso nel resto del Paese per fronteggiare le ondate di calore. La decisione non è dovuta a un record assoluto di temperatura, ma rappresenta un cambio radicale di approccio nella comunicazione del rischio. “Il caldo attuale nelle aree interne non è eccezionale o da record – ha spiegato Rich Thomas, esperto del Centro di valutazione e politiche climatiche dello stato – ma ciò che cambia è la consapevolezza: vogliamo usare le parole giuste per aiutare le persone a capire che in Alaska non siamo preparati a queste condizioni”.
Il primo avviso ufficiale è stato emesso il 15 giugno per la città di Fairbanks, dove sono stati raggiunti 85 gradi Fahrenheit (29,4°C). Numeri che non impressionano altrove, ma che in Alaska possono avere effetti pericolosi su una popolazione poco abituata e scarsamente equipaggiata.
Le abitazioni in Alaska, infatti, sono progettate per trattenere il calore nei lunghi e rigidi inverni, non per disperderlo. Climatizzatori quasi assenti, isolamento termico pensato per l’efficienza invernale, e una cultura del caldo praticamente inesistente rendono ogni ondata di calore un potenziale pericolo per la salute, soprattutto per anziani e persone vulnerabili.
In passato, il NWS utilizzava comunicati meteorologici speciali per avvertire la popolazione di condizioni inusuali. Ora, invece, l’uso del termine “allerta caldo” è stato formalmente introdotto anche per l’Alaska.
Nel 2019, l’Alaska aveva già sperimentato un’estate fuori dall’ordinario, con record storici ad Anchorage e Fairbanks. E nel 2024, per due volte le temperature hanno superato i 90°F (oltre 32°C).
La situazione è aggravata da quanto accade nel vicino Canada, dove continuano a divampare incendi che rendono l’aria irrespirabile in vaste aree del Nord America. La popolazione è stata invitata a chiudere le finestre per evitare l’inalazione di fumo e particolato, ma questo rende ancora più difficile rinfrescare le abitazioni, già prive di ventilazione attiva.
La prima allerta caldo della storia in Alaska non è solo un fatto meteorologico, ma anche un segnale simbolico dell’evoluzione del clima. In un territorio tradizionalmente immune da temperature elevate, l’introduzione di un protocollo ufficiale mostra una nuova consapevolezza istituzionale. Il caldo non è più un fenomeno isolato, ma una realtà da gestire anche nelle regioni artiche.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..