Il 17 giugno si è celebrato l’Eat Your Vegetables Day, una ricorrenza nata negli Stati Uniti con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di una dieta equilibrata e ricca di verdure. Un messaggio quanto mai attuale anche in Italia, dove, secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Nestlé, quasi un bambino su due (46,4%) ha rifiutato verdure e legumi, confermando una tendenza allarmante.
Powered by
Gli esperti hanno lanciato un forte appello: abitudini alimentari scorrette possono avere effetti negativi a lungo termine sulla salute. Un recente studio pubblicato su Nature Medicine, condotto su oltre 100.000 persone per un periodo di 30 anni, ha rivelato che solo il 10% degli over 70 è riuscito a invecchiare in modo sano. I dati hanno anche mostrato che chi ha seguito una dieta varia ed equilibrata, con un consumo regolare di vegetali, ha sperimentato un invecchiamento più salutare. Tra i regimi alimentari più efficaci è emersa la dieta mediterranea, caratterizzata da un’elevata presenza di alimenti vegetali.
Anche la salute cardiovascolare ha beneficiato del consumo di verdure. Un altro studio, pubblicato sull’American Journal of Medicine, ha coinvolto soggetti affetti da ipertensione e malattie renali croniche, mostrando che una dieta con 2-4 porzioni giornaliere di frutta e verdura ha contribuito a migliorare significativamente le condizioni del cuore.
Nonostante questi dati incoraggianti, la disaffezione dei più piccoli verso le verdure continua a rappresentare un rischio concreto. La prof.ssa Laura De Gara, prorettore vicario del Campus Bio-Medico di Roma, ha ricordato che “le verdure non sono semplici contorni, ma veri e propri alleati per la salute, ricchi di vitamine e micronutrienti. Vanno consumate ogni giorno, con varietà e in quantità adeguate, per dare colore alla tavola e prevenire i rischi futuri.”
Il problema ha riguardato l’intero nucleo familiare. In sei famiglie su dieci (58,5%), i bambini hanno accompagnato i genitori durante la spesa, influenzandone le scelte alimentari. Il risultato? Una riduzione del consumo di verdure da parte di tutta la famiglia. E non solo: secondo l’Osservatorio Nestlé, molti bambini hanno rifiutato anche altri alimenti fondamentali come il pesce (31,4%), i cereali (20,3%), la carne (19,3%) e persino la frutta (16,9%).
Per invertire questa tendenza, il progetto Nutripiatto, in collaborazione con il Campus Bio-Medico, ha suggerito dieci strategie utili per promuovere il consumo di verdure tra i più piccoli:
Varietà: proporre ortaggi di colori diversi per rendere il piatto più ricco e invitante.
Coinvolgimento: far partecipare i bambini alla preparazione dei pasti.
Cambiamenti graduali: introdurre le verdure senza forzature, con piccoli passi quotidiani.
Ricette nuove: sperimentare modi diversi per cucinarle e mantenerne alta l’attrattiva.
Non solo contorni: inserire le verdure anche in primi piatti, panini, sughi, snack.
Condivisione: mangiare tutti insieme e condividere i piatti a tavola.
Curiosità e storie: raccontare aneddoti e curiosità per stimolare l’interesse.
Creatività visiva: tagliare le verdure in forme divertenti per i più piccoli.
Equilibrio alimentare: integrare le verdure in una dieta complessiva varia.
Momento gioioso: vivere il pasto con serenità, per creare un rapporto positivo con il cibo.
La giornata di ieri ha rappresentato un’occasione preziosa per riflettere su come un gesto semplice – mangiare più verdure – possa tradursi in un investimento concreto sulla salute di oggi e di domani.