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Sentirsi meglio

Stanchezza al risveglio: le vere cause e i rimedi efficaci per tornare a sentirsi energici

Dal sonno disturbato alla cena sbagliata, ecco perché ci si sveglia esausti e come ritrovare benessere fin dalle prime ore del mattino

Stanchezza al risveglio: le vere cause e i rimedi efficaci per tornare a sentirsi energici

Svegliarsi stanchi è un problema comune, spesso sottovalutato, ma che può compromettere umore, concentrazione e produttività. Quando il sonno non è davvero ristoratore, l’organismo non riesce a rigenerarsi a dovere, lasciando una sensazione persistente di spossatezza sin dalle prime ore del giorno. Individuarne le cause è il primo passo per invertire la rotta.

La causa più frequente della stanchezza mattutina è una scarsa igiene del sonno, ovvero l’assenza di abitudini corrette prima di andare a dormire. Dormire meno delle 7-9 ore consigliate porta a un debito di sonno, che si manifesta con apatia, irritabilità e calo della concentrazione.

Anche orari irregolari di addormentamento e risveglio o l’uso di smartphone e dispositivi digitali possono alterare il ritmo circadiano. La luce blu inibisce la produzione di melatonina, l’ormone naturale che induce il sonno. A peggiorare il quadro, può contribuire una camera non confortevole, troppo calda, fredda o disturbata da rumori e luci.

Lo sport è un alleato del buon sonno, ma non prima di coricarsi: fare attività intensa nelle ore serali aumenta adrenalina e temperatura corporea, ostacolando l’addormentamento. Al contrario, una vita troppo sedentaria può disturbare il ciclo del sonno. Anche 30 minuti di camminata a passo sostenuto al giorno possono fare la differenza.

In alcuni casi, dietro la stanchezza al risveglio si nascondono disturbi clinici. Le apnee ostruttive del sonno causano brevi interruzioni della respirazione durante la notte, accompagnate da russamento, risvegli improvvisi e mal di testa mattutino. Un’altra possibile causa è la sindrome delle gambe senza riposo, che colpisce soprattutto le donne di mezza età, provocando irrequietezza, dolore e formicolii alle gambe nelle ore notturne, compromettendo la qualità del sonno.

Anche una cena sbagliata può rovinare la notte. Pasti abbondanti ricchi di zuccheri, grassi e spezie rallentano la digestione e favoriscono reflusso e acidità, disturbando il riposo. Meglio evitare anche caffeina e alcolici nelle ore serali: se la prima può restare in circolo per oltre sei ore, i secondi compromettono le fasi profonde del sonno, provocando risvegli frequenti. La regola d’oro è cenare almeno due o tre ore prima di coricarsi, con alimenti leggeri e funzionali al riposo.

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