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RAPPORTO SPECIALE

Antonella Clerici e Maelle: «So che è orgogliosa di me»

Confessioni: «Io non sono l’amica di mia figlia, sono un genitore: ho il dovere di educarla».

Antonella Clerici e Maelle «So che è orgogliosa di me»

Antonella Clerici e Maelle «So che è orgogliosa di me»

Dividersi su più tavoli, una missione che Antonella Clerici adesso riesce a fare bene anche se le è servito tempo, come ha confessato a “Vanity Fair”. Quando la sua carriera in tv sembrava sul viale del tramonto, o almeno in un vicolo cieco, ha trovato la forza per rialzarsi e tornare ad essere una delle regine più amate della televisione. Ma lo ha fatto prendendo più tempo per sé, per sua figlia Maelle e per il suo compagno, Vittorio Garrone

Il rapporto con Maelle, nata dalla relazione finita male con l’ex Eddy Martens, è davvero speciale e lo ribadisce ancora una volta. Sa che ne hanno bisogno entrambe, in fondo: «I ragazzi oggi sono fragilissimi, molto più di quanto lo fossimo noi. Devi stare molto attenta, anche se non bisogna essere troppo protettivi. Io non sono l’amica di mia figlia, sono un genitore: ho il dovere di educarla».

Oggi sta recuperando anche quello che sentiva di avere perso: «Lavorando tanto, a volte mi sono sentita inadeguata per essere spesso assente, e so di dirlo da privilegiata. Ma Maelle mi dice sempre: ‘Sono abituata che lavori da quando sono nata, è un bell’esempio, mi dà la carica’. Non le piacciono i riflettori, ma so che è orgogliosa del fatto che io sia riuscita a seguire la mia passione. Per il resto, sono una che esce poco. Non frequento gli ambienti dello spettacolo, alle undici vado a dormire. Sono molto rigorosa. Anche perché quando lavori tanto, o ti droghi o vai a letto. E io non ho mai provato nessuno stupefacente».

Poi c'è Vittorio e il loro rifugio speciale in mezzo al bosco, nell'Alessandrino: «Il mio modo di vivere è un po’ cambiato dopo la scomparsa di Fabrizio Frizzi, mio grande amico. Eravamo inseparabili: lui, Carlo Conti e io. Ci ritrovavamo in camerino, l’abbiamo accompagnato durante la malattia. Quando se n’è andato, avevo una storia d’amore importante, che ho tutt'ora, e ho sentito il bisogno di fermarmi, di rallentare».

Come ha fatto dopo la scoperta del cancro alle ovaie: «Sono stata fortunata. L’ho scoperto durante un controllo: la prevenzione è fondamentale. Al momento della diagnosi mi sono spaventata. Oggi so che sto bene, che devo fare i controlli, ma provo a non pensarci».

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