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Allarme lumache killer: già 93 casi nei cani, rischio anche per l’uomo

Il parassita Angiostrongylus cantonensis può colpire il cervello: casi in aumento in Australia dopo le forti piogge

Allarme lumache killer: già 93 casi nei cani, rischio anche per l’uomo

Un esemplare di Angiostrongylus cantonensis

Un piccolo parassita sta scatenando un’emergenza sanitaria nell’Australia orientale. È l’Angiostrongylus cantonensis, noto come “verme polmonare del ratto”, ma ribattezzato “lumaca killer” per il suo letale passaggio attraverso lumache e limacce infette. Tra il 2020 e il 2024 sono stati confermati 93 casi nei cani, ma secondo i ricercatori dell’Università di Sydney il numero reale è molto più alto. E ora cresce la preoccupazione per il possibile contagio anche negli esseri umani.

Il ciclo del parassita è insidioso: vive nei polmoni dei ratti, le cui feci rilasciano le larve. Queste vengono ingerite da lumache e limacce, che diventano vettori. Il pericolo si presenta quando cani (o esseri umani) entrano in contatto con questi molluschi, anche solo tramite verdure contaminate dalla loro bava. Nei casi più gravi, le larve raggiungono il cervello e scatenano reazioni immunitarie devastanti.

Il picco di casi canini si è registrato nel 2022, anno di piogge record. I sintomi negli animali includono paralisi, dolore spinale e confusione, con prognosi spesso fatali. I cani, spiegano gli esperti, sono “sentinelle”: il loro contagio può anticipare quello umano. Tra i 28 casi umani documentati in Australia dal 1971 al 2018, cinque sono stati fatali. Emblematico il caso di Sam Ballard, morto dopo aver ingerito una lumaca per gioco.

Il cambiamento climatico, con l’aumento delle precipitazioni, sta ampliando la diffusione del parassita. Gli esperti lanciano un appello alla prevenzione: non lasciare che i cani mangino erba o molluschi dopo la pioggia, lavare accuratamente frutta e verdura crude, usare guanti in giardino e igienizzare le ciotole dell’acqua. Perché quando il parassita raggiunge il cervello, spesso è troppo tardi.

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