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Bruce Lee torna in sala: la Cina restaura 100 classici del kung fu con l’intelligenza artificiale

Fra i titoli prescelti brillano i capisaldi che hanno fatto la storia del genere: “Dalla Cina con furore” e “Il furore della Cina colpisce ancora”

Bruce Lee torna in sala: la Cina restaura 100 classici del kung fu con l’intelligenza artificiale

Il kung fu, col suo intreccio di filosofia e spettacolo, si prepara a un clamoroso ritorno in sala. Al 27° Film Festival di Shanghai la China Film Foundation ha svelato un progetto titanico: restaurare cento classici delle arti marziali con il supporto di algoritmi di intelligenza artificiale capaci di riportare a nuova vita pellicole rovinate dal tempo. «È un atto d’amore verso il nostro patrimonio culturale» ha dichiarato il direttore della Fondazione, spiegando che l’operazione riguarderà sia la pulizia fotogramma per fotogramma, sia la ricostruzione del sonoro con tecniche di machine learning in grado di eliminare fruscii e distorsioni.

Fra i titoli prescelti brillano i capisaldi che hanno fatto la storia del genere: “Dalla Cina con furore” e “Il furore della Cina colpisce ancora” con Bruce Lee, che negli anni Settanta portarono il cinema asiatico alla ribalta mondiale, “Drunken Master” con un giovanissimo Jackie Chan, ma anche perle meno note al grande pubblico occidentale come “A Touch of Zen” di King Hu o “The 36th Chamber of Shaolin” di Lau Kar-leung. Non è solo un intervento tecnico: «Restaurare significa riaccendere identità e memoria collettiva» sottolineano i curatori.

Il lavoro è monumentale: per ogni titolo occorrono da 300 a 500 ore di elaborazione. L’IA interviene sui graffi, reintegra i colori originali, stabilizza le immagini e, dove servono, ricostruisce fotogrammi mancanti attingendo a banche dati di pellicole coeve. Il suono viene separato in tracce, ripulito e rimasterizzato in stereo o 5.1. Una volta completata la fase digitale, i film saranno ridistribuiti in sala, caricati sulle principali piattaforme streaming cinesi e proposti a festival internazionali con sezioni dedicate.

Ma c’è di più: il progetto comprende interviste inedite ai maestri d’armi ancora in vita, un archivio online bilingue con saggi e storyboard restaurati e un programma educativo destinato alle scuole di cinema. L’obiettivo, dicono gli organizzatori, è «fare in modo che le nuove generazioni studino la grammatica visiva che ha ispirato registi di tutto il mondo, da Tarantino a Wachowski».

Il debutto delle prime copie restaurate è previsto per la Golden Week del 2026, con una maratona a Pechino e proiezioni speciali in 50 città cinesi. I partner industriali, tra cui due giganti del tech locale, stanno già lavorando a un box-set 4K e a un servizio on-demand in VR che permetterà di “entrare” nei set digitalizzati in 3D. «La tecnologia ci offre una seconda chance di celebrare questi eroi – spiega la produttrice esecutiva – ma è la passione del pubblico che ne garantirà l’immortalità». E mentre i fan attendono il ritorno sul grande schermo del celebre calcio volante di Bruce Lee, il cinema marziale si prepara a conquistare, ancora una volta, platee di ogni latitudine.

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