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Salute
25 Giugno 2025 - 09:15
Con l’arrivo dell’estate, non è raro sentirsi improvvisamente stanchi, confusi o storditi. Spesso la causa è il calo di pressione provocato dal caldo, una condizione che può essere temporanea ma, in certi casi, rischia di diventare pericolosa. I medici parlano di ipotensione acuta quando la pressione arteriosa scende sotto i 90/60 mmHg, e le temperature elevate possono aggravare questo fenomeno, specialmente nei soggetti più fragili.
Capogiri, senso di svenimento, affaticamento anche a riposo, vista offuscata, nausea: sono questi i segnali più comuni di un abbassamento di pressione causato dal caldo. Se la pressione scende troppo, l’organismo può reagire con tachicardia, respirazione affannosa, sudorazione fredda e nei casi estremi si rischia una sincope o addirittura lo shock, che richiedono un intervento medico urgente.
Il caldo agisce dilatando i vasi sanguigni, meccanismo naturale per disperdere il calore corporeo. A questo si aggiunge l’aumento della sudorazione e la conseguente perdita di liquidi ed elettroliti fondamentali come il sodio. Alcuni farmaci, come i diuretici o quelli per l’ipertensione, possono amplificare questi effetti, rendendo più frequente il rischio di crollo pressorio.
Anziani, persone sottopeso, donne in gravidanza, soggetti disidratati o che assumono determinati farmaci sono tra i più vulnerabili. Anche chi lavora all’aperto o fa sport nelle ore più calde deve fare attenzione.
La prevenzione parte da una corretta idratazione, anche in assenza di sete, e da un’alimentazione ricca di frutta e verdura. È bene evitare l’alcol e preferire abiti leggeri, traspiranti e in fibre naturali. Le ore centrali della giornata, tra le 12 e le 16, sono le più pericolose per l’esposizione al sole.
Se la pressione cala all’improvviso, può aiutare bere un bicchiere d’acqua, consumare uno snack salato e alzarsi con calma da letto o da una sedia. In alcuni casi può essere utile l’uso di calze compressive per favorire la circolazione.
Se i sintomi si ripetono o diventano severi, è essenziale consultare il medico: potrebbero servire farmaci specifici o modifiche nella terapia. La pressione bassa legata al caldo è spesso transitoria, ma riconoscerla in tempo può fare la differenza.
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