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La vera responsabile della reunion degli Oasis? Mamma Peggy Gallagher

Seduta nella sua casa di Manchester, Peggy ha detto ai figli: “È tempo di andare avanti”. E da lì è nato il tour del 30° anniversario

La vera responsabile della reunion degli Oasis? Mamma Peggy Gallagher

A rimettere insieme gli Oasis, 16 anni dopo una rottura diventata quasi leggenda, non è stata l’industria discografica. Né una reunion studiata a tavolino per celebrare l’anniversario di un album storico. A far crollare il muro di silenzi e recriminazioni tra Noel e Liam Gallagher è stata la vera creatrice del gruppo: Peggy Gallagher, madre dei due fratelli più irrequieti del rock britannico.

Seduta nella sua casa di Longsight, quartiere popolare di Manchester, Peggy — 82 anni, reduce da un’operazione al ginocchio — ha raccontato con una sincerità disarmante come ha convinto i suoi figli a parlarsi di nuovo. «Sì, sono stata io l’istigatrice», ha detto all’Irish Mail on Sunday. «Ma alla fine, non sarebbe successo comunque? Ho solo detto: “Basta. È ora di andare avanti”».

Un invito semplice, da madre, nel senso più puro. Eppure sufficiente a rimettere in moto un meccanismo che sembrava definitivamente inceppato dal 2009, quando la band si era sciolta in seguito all’ennesimo scontro tra i due leader.

Una reunion insperata (e molto attesa)

L’annuncio della reunion ufficiale degli Oasis è arrivato nel gennaio 2024, cogliendo di sorpresa anche i fan più ottimisti. Il tour partirà il 4 luglio da Cardiff e attraverserà l’Europa e il Nord America, culminando con cinque serate consecutive a Manchester. L’occasione è il 30° anniversario di (What’s the Story) Morning Glory?, l’album che nel 1995 portò la band all’apice del successo globale.

Non si tratta solo di nostalgia: biglietti bruciati in pochi minuti, arene già sold out, e un’attenzione mediatica che riporta la band direttamente al centro della scena, come se il tempo si fosse fermato.

Eppure, al cuore di tutto, resta una scena semplice: una madre che si stanca di vedere i propri figli ignorarsi. «Sono felice che abbiano fatto pace», ha detto Peggy. «Anche se tutta questa attenzione, a dire il vero, mi stressa un po’». La sua speranza è partecipare a una delle tappe del tour, magari a Dublino, ad agosto: «Se riesco a camminare abbastanza, ci andrò. Lì c’è anche mia sorella Kathleen, e sarebbe bello condividere questo momento».

“Che spreco di tempo prezioso”

La riconciliazione, però, ha lasciato qualche cicatrice emotiva. Lo stesso Liam Gallagher, sempre diretto, ha risposto su X a un fan che gli chiedeva come si sentisse per la reunion: «Non riesco a smettere di pensare a tutti quegli anni buttati. Che spreco di tempo prezioso». Parole che mostrano il peso che la frattura ha avuto anche al di fuori delle luci dei palchi.

C’è chi ipotizza che il ritorno degli Oasis sia stato dettato anche da motivi economici, visto il calo d’interesse verso le carriere soliste dei due fratelli. Ma, al netto delle speculazioni, resta l’effetto emotivo di una storia familiare che si intreccia a doppio filo con la storia della musica britannica.

E resta l’immagine di Peggy, che con una frase detta al momento giusto ha fatto ciò che neanche le major erano riuscite a ottenere: rimettere insieme Noel e Liam, ridando voce al gruppo che aveva segnato un’epoca.

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