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Da oggi su Sky “Il cono d’ombra” di Pablo Trincia: il caso Bergamini sotto i riflettori

Debutta il 27 giugno, la docuserie che riapre uno dei misteri più controversi della cronaca italiana. In onda su Sky TG24 e disponibile in streaming su NOW.

Da oggi su Sky “Il cono d’ombra” di Pablo Trincia: il caso Bergamini sotto i riflettori

Una storia che ha attraversato oltre trent’anni di misteri, silenzi e inganni torna finalmente al centro dell’attenzione. Si intitola “Il cono d’ombra – La storia di Denis Bergamini” la nuova docuserie originale Sky, firmata da Pablo Trincia insieme a Debora Campanella e Paolo Negro. Sarà trasmessa in esclusiva su Sky TG24 il 27 e 28 giugno e sarà disponibile anche in streaming su NOW e on demand.

Il progetto racconta in quattro episodi l’inquietante vicenda del calciatore del Cosenza, Denis Bergamini, scomparso il 18 novembre 1989 in circostanze ancora oggi poco chiare. La versione ufficiale iniziale parlò di suicidio: un corpo trovato senza vita lungo la statale ionica calabrese, apparentemente investito da un camion. Ma sin da subito, la famiglia Bergamini rifiutò questa spiegazione.

La docuserie si concentra proprio su quel “cono d’ombra” – fatto di depistaggi, contraddizioni e bugie – che ha reso il caso uno dei più oscuri della cronaca italiana. Tra i protagonisti del racconto c’è Donata Bergamini, sorella di Denis, che ha lottato per decenni per far emergere la verità. Una battaglia che ha portato, solo nell’ottobre scorso, a una prima sentenza: Isabella Internò, ex fidanzata di Denis, è stata condannata a 16 anni per concorso in omicidio, insieme a persone ancora ignote.

Durante la conferenza stampa del 23 giugno, Donata ha dichiarato:

“Non ho mai voluto mitizzare mio fratello. Chi lo ha conosciuto sa chi era. Ma per anni sono state diffuse menzogne. La verità era chiara fin dall’inizio, ma è stata ignorata. L’unica ad aver vissuto una pena in tutti questi anni sono io, da innocente”.

Pablo Trincia, noto per inchieste come Veleno e Rigopiano, guida lo spettatore attraverso testimonianze, documenti ufficiali e immagini d’archivio. Il suo obiettivo è ricostruire, con rigore giornalistico e attenzione scientifica, i passaggi fondamentali dell’indagine che ha portato alla riapertura del caso nel 2021 da parte della Procura di Castrovillari.

“Volevo che emergesse un principio fondamentale: la scienza e la fisica smentiscono l’ipotesi del suicidio”, ha spiegato Trincia. “È importante che chi guarda capisca l’approccio metodico che va adottato in casi come questo”.

La docuserie si apre con una scena che potrebbe sembrare il prologo di un thriller: un’auto si ferma in una piazzola, due persone a bordo. Poco dopo, uno dei due finisce sotto un camion. Ma non è finzione, è una vicenda reale che per troppo tempo è rimasta avvolta nell’ombra.

“È questo enigma, questo cono d’ombra – ha detto Trincia – che ci ha spinti a scavare in profondità per portare alla luce i fatti. Non ci sono trame da romanzo: solo la necessità, urgente, di arrivare alla verità”.

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