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la fuga
27 Giugno 2025 - 15:35
Con oltre 2.300 trasferimenti tra il 2019 e il 2023 e 536 nuovi arrivi solo lo scorso anno, la Spagna si conferma la destinazione preferita dai pensionati italiani. Il mix vincente comprende clima mite, forte affinità culturale, costo della vita contenuto e un sistema fiscale favorevole: detrazioni fiscali fino a 7.000 euro per gli over 75 e aliquote più basse rispetto all’Italia. Non a caso, l’INPS ha erogato 147,3 milioni di euro in pensioni nel 2023 nel Paese iberico, con un assegno medio di 1.339 euro al mese.
La Tunisia è l’astro nascente di questa nuova geografia. In particolare, Hammamet è diventata un vero e proprio hub per i pensionati italiani, specialmente ex dipendenti pubblici. Circa 4.000 italiani risiedono oggi in Tunisia, pari all’8% della popolazione locale. Il motivo è chiaro: l’80% della pensione è esente da tasse, e il restante è tassato con aliquote molto contenute. Nel 2023, l’INPS ha pagato 87 milioni di euro in pensioni nel Paese nordafricano, con un assegno medio mensile di ben 3.564 euro.
Tra i Paesi in rapida crescita si distinguono Romania e Albania. In Romania, l’accordo bilaterale permette ai pensionati italiani di ricevere l’assegno lordo, tassato con un’unica aliquota del 10%. Dal 2019, circa 500 pensionati vi si sono trasferiti. Ancora più interessante è il caso dell’Albania, unico Paese nei Balcani a offrire un’esenzione totale per le pensioni estere. Nel 2023, l’INPS ha versato 13 milioni di euro in Albania, con una media mensile di 2.348 euro per pensionato.
Fino a pochi anni fa, il Portogallo era la meta prediletta grazie al suo regime fiscale per i residenti non abituali, che garantiva dieci anni di esenzione dalle imposte. Ma l’incentivo è stato abolito nel 2024. I dati parlano chiaro: tra il 2019 e il 2023 i nuovi trasferimenti sono crollati dell’83,7%. Nel 2023 solo 2,2 milioni di euro sono stati versati ai nuovi arrivati, anche se il totale delle pensioni INPS erogate nel Paese resta alto: 157,4 milioni di euro, grazie alla forte presenza costruita negli anni passati.
Restano marginali le presenze in Grecia, Cipro, Malta e Slovacchia: appena 37 trasferimenti in Grecia, 3 a Cipro, 11 a Malta e 10 in Slovacchia nel 2023. Paesi che, al momento, non offrono le stesse condizioni vantaggiose delle destinazioni più popolari.
La mappa della “silver migration” italiana sta cambiando. La scelta di dove trascorrere la pensione non è più solo una questione di sole e mare, ma una decisione strategica, economica e personale, influenzata da regimi fiscali, costo della vita, sanità, sicurezza e comunità italiane già presenti.
In questo scenario, Spagna, Tunisia, Romania e Albania offrono oggi le condizioni migliori per chi vuole godersi la pensione con qualche pensiero in meno. E per l’Italia resta la riflessione su cosa significhi, in termini sociali ed economici, vedere tanti suoi cittadini scegliere di invecchiare altrove.
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