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Le migliori serie TV del 2025 (finora): da Star Wars alla danza punk, il piccolo schermo si fa grande

Tra rivoluzioni narrative, protagoniste senza paura e nuove visioni d’autore, ecco le serie che hanno segnato la prima metà dell’anno

Le migliori serie TV del 2025 (finora): da Star Wars alla danza punk, il piccolo schermo si fa grande

Il 2025 si sta rivelando un anno straordinario per la serialità televisiva, in grado di coniugare qualità cinematografica, sperimentazione formale e nuove prospettive narrative. Dai thriller esistenziali alle distopie intime, dai ritratti femminili impetuosi alla riscrittura della Storia, le serie TV di quest’anno sfidano i generi e rimettono al centro emozioni, conflitti e corpi.

Ecco una selezione delle serie più notevoli del 2025, quelle che hanno lasciato il segno:

Adolescence – Netflix
Una delle serie più discusse dell’anno: un thriller iperrealista tutto in piano sequenza, che evita il giallo per indagare le fratture familiari, la rabbia maschile e la crisi dell’autorità genitoriale nell’era digitale. Stephen Graham è straordinario nel ruolo di un padre sull’orlo del collasso, ma è l’atmosfera asfissiante e spietata a colpire. Una visione dura, che non consola, ma riflette la realtà.

Andor 2 – Disney+
La serie più matura dell’universo Star Wars chiude con una stagione dolorosa e potente. Tony Gilroy orchestra un affresco politico cupo e realistico dove resistenza e lutto si fondono. Il momento clou? Il massacro di Ghorman, una delle sequenze più forti mai viste nella saga. Un finale che dà senso e spessore a tutta la galassia lontana lontana.

L’arte della gioia – Sky e NOW
Valeria Golino dirige con sensualità e coraggio l’adattamento del romanzo di Goliarda Sapienza. Tecla Insolia è una Modesta travolgente, emblema di libertà e autodeterminazione. Un’opera viva e ribelle, che mescola eros e lotta, desiderio e rinascita, portando sul piccolo schermo un’educazione sentimentale anarchica e luminosa.

Asura – Netflix
Kore’eda firma un piccolo capolavoro di umanità e sottigliezza emotiva. In un Giappone anni ’70, quattro sorelle affrontano il crollo dell’immagine paterna. Tra risate, silenzi e rivelazioni a tavola, la serie disegna con grazia il caos affettivo e le pieghe dell’identità femminile. Delicata e profondissima.

The Bear 4 – Disney+
La serie più acclamata sulla cucina si prende una pausa dall’adrenalina per riscoprire il valore del silenzio e delle cicatrici. Carmy e la sua brigata affrontano nuove fragilità, con un tono più introspettivo e riflessivo. Cast stellare, scrittura affilata, e sempre la stessa fame: di vita, di riscatto, di verità.

Black Mirror 7 – Netflix
Charlie Brooker ritrova l’anima della serie, con episodi più intimi e meno sensazionalistici. Da Gente comune a Eulogy, la settima stagione abbandona il cinismo facile per esplorare dolori reali e memorie digitali. Emozionante, umana, sorprendente: è il miglior Black Mirror da anni.

Dept. Q – Sezione casi irrisolti – Netflix
Procedurale atipico con anima noir, sarcasmo britannico e tensione da manuale. Matthew Goode domina una squadra di outsider che indaga crimini sepolti e traumi ancora vivi. Un binge perfetto, grazie anche alla regia di Scott Frank, che conferma il suo tocco dopo La regina degli scacchi.

Dieci Capodanni – RaiPlay
Una piccola gemma firmata Rodrigo Sorogoyen. Ogni episodio è un Capodanno, ogni Capodanno è una tappa di un amore sfuggente tra Ana e Óscar. Dialoghi essenziali, sguardi mancati, emozioni nei fuori campo. Una cronologia sentimentale intensa, malinconica e sorprendentemente vera.

Dying for Sex – Disney+
Michelle Williams è devastante e irresistibile in questa dramedy audace sulla sessualità e la malattia. Una donna condannata riscopre il piacere come atto di ribellione. Tra ironia, lacrime e kink, la serie rompe tabù e racconta la libertà femminile con intelligenza e umanità.

Étoile – Prime Video
Danza, glamour e caos tra Parigi e New York. Lou de Laâge è una ballerina punk che scuote il mondo dell’alta danza. Una serie sopra le righe, scritta con brillantezza pop e diretta come un musical visionario. Unico difetto: niente seconda stagione. Ma intanto, godiamoci il volo.

The Handmaid’s Tale 6 – TIMVision
Un finale sobrio ma incendiario per una delle serie più influenti degli ultimi anni. June torna a raccontare, trasformando la parola in atto politico. Tra redenzione e rivolta, la serie si chiude nel modo più coerente e necessario possibile. Elisabeth Moss, ancora una volta, magistrale.

M – Il figlio del secolo – Sky e NOW
Luca Marinelli è un Mussolini ipnotico e disturbante, in un adattamento che non è solo storico ma psicanalitico. Un’opera ambiziosa che rompe la distanza tra spettatore e potere. La banalità del male raccontata come una diretta social, con una regia che rilegge il fascismo con occhi contemporanei.

The Studio – Apple TV+
Seth Rogen prende di mira Hollywood con una satira affilata e irresistibile. Una commedia che smonta ego, cliché e dinamiche di potere nel mondo dello showbiz. Camei di lusso (Scorsese su tutti), dialoghi corrosivi e un cinismo mai banale. Una lettera d’amore e odio al cuore dell’industria.

Your Friends & Neighbors – Apple TV+
Jon Hamm è un antieroe perfetto in questa dark comedy tra soap di lusso e thriller sociale. Ricco, rovinato e disperato, decide di svaligiare i suoi vicini per non perdere la faccia. Un racconto sulle maschere della borghesia americana, tra sarcasmo, decadenza e cinismo. Piacevolmente scomoda.

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