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Festività internazionali

"Happy 4th of July!", una breve storia sull'Indipendenza Americana e com'è cambiata nel corso di quasi 3 secoli

Dalla rivoluzione alle stelle e strisce tra storia, tradizione e simbolismo nell'identità americana

"Happy 4th of July!", una breve storia sull'Indipendenza Americana e com'è cambiata nel corso di quasi 3 secoli

Happy Birthday USA! Oggi, 4 luglio 2025 gli Stati Uniti d'America si tingono dei colori della loro bandiera per festeggiare la loro Festa d'Indipendenza. Ogni anno, uomini, donne e bambini si ritrovano nei parchi a fare barbecue, lungo le strade per le parate, nei campi da baseball, uniti da una festa che è tanto patriottica quanto il ricordo delle origini del Paese.

Contesto storico

Prima del 1776 le colonie nordamericane lamentavano un crescente disagio nei confronti della Gran Bretagna, in risposta a imposte come lo Stamp Act e agli interventi del Parlamento imperialista. Eppure, ancora nel giugno 1776, pochi immaginavano una rottura aperta: furono però gli impulsi rivoluzionari – rafforzati da pamphlet come Common Sense di Thomas Paine – a preparare il terreno per la dichiarazione da parte del Congresso.

Il 4 luglio 1776: cosa successe e cosa successe dopo

Il 2 luglio 1776, il Congresso approvò la risoluzione di indipendenza; due giorni dopo, il 4 luglio, venne adottata la versione finale della Dichiarazione di Indipendenza, redatta da Thomas Jefferson. I primi festeggiamenti risalgono al 1777, con cortei, fuochi d’artificio, musica e persino “funerali” simbolici per George III. Dopo la vittoria definitiva del 1783 con il Trattato di Parigi, la celebrazione si consolidò, fino a diventare festa federale non retribuita nel 1870 e festa pagata per i lavoratori federali nel 1941.

L’identità culturale americana

Con il passare dei decenni, il 4 luglio si trasformò da atto politico a autentica pietra miliare dell’identità statunitense. Parate ufficiali, fuochi, banchetti e discorsi pubblici divennero rituali civici, rafforzando il legame tra il popolo e la storia nazionale. Morti di presidenti fondatori – come Thomas Jefferson e John Adams il 4 luglio 1826 – diedero al giorno un’aura quasi mistica.

Evoluzione delle celebrazioni

Da manifestazioni spontanee a eventi istituzionali: i festeggiamenti si sono evoluti molto. Il fuoco d’artificio, presente fin dal 1777, è oggi diventato spettacolo televisivo (New York, Macy’s) e catalizzatore di comunità. Parate nazionali come quella di Washington e il concerto A Capitol Fourth (PBS) richiamano migliaia di persone ogni anno.

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Nella quotidianità, barbecue, picnic e baseball rappresentano la celebrazione informale per eccellenza.

Influenze nella pop culture

Il 4 luglio ha permeato cinema, tv e musica: film come Salvate il Soldato Ryan, Lincoln, Apollo 13, Hamilton o blockbuster tipo Independence Day (1996) lo hanno reso scenario di patriottismo, riflessione storica e trionfo. Anche serie tv e cartoni animati – come Mr. Lisa Goes to Washington, omaggio ironico a Mr. Smith Goes to Washington – evocano dilemmi democratici in chiave pop, passando agli sketch comici di SNL che non mancano mai e non solo il 4 luglio.

Nella musica, i fuochi d’artificio sono metafora di emozione narrativa: da The Atlantic spiegano che sono simboli di “epicità” in scene cinematografiche.

Conclusione

Il 4 luglio non è solo la celebrazione di un atto politico: è un mosaico di storia, tradizione e simboli che si rinnova ogni anno. Dai campi di battaglia dell’ultima rivoluzione ai grandi eventi su scala nazionale, è diventato emblema di una nazione che rimane ancorata alle proprie radici ma capace di reinventarsi. Cinema, tv, musica e spettacoli ne amplificano il valore, traducendolo nel linguaggio emotivo e simbolico del nostro tempo.

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