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06 Luglio 2025 - 19:50
Con l’arrivo dell’estate (o dei primi freddi), c’è chi ha la sorpresa di trovarsi un piccolo ospite in casa: un geco comune. Agile, silenzioso, capace di camminare sui soffitti senza cadere, questo rettile suscita sentimenti contrastanti: c’è chi lo considera un portafortuna e chi invece corre a scacciarlo, magari senza sapere che è completamente innocuo e anzi molto utile.
Il geco comune (Tarentola mauritanica), specie ormai ben adattata anche all’ambiente urbano, può entrare nelle abitazioni per due motivi principali: alla ricerca di cibo, come insetti, ragni e soprattutto zanzare; in cerca di riparo dal freddo o per sfruttare muri e persiane esposti al sole.
A differenza delle lucertole, con cui spesso viene confuso, il geco si muove principalmente in alto, su pareti e soffitti, ed è particolarmente attivo al crepuscolo.
Nessun motivo per allarmarsi: i gechi sono insettivori e completamente inoffensivi per l’uomo. Non mordono, non trasmettono malattie, non sono velenosi. Possono sembrare minacciosi se infastiditi, ma si limitano ad assumere posture difensive. Secondo alcune stime, un solo geco può eliminare più di 100 zanzare a notte. In questo senso, possono essere preziosi alleati naturali nella lotta agli insetti domestici.
Se proprio non si desidera convivere con loro, non serve usare metodi aggressivi. Basta poco:
Il geco è un vero miracolo dell’evoluzione. Originario del Nord Africa e della Penisola Iberica, oggi è diffuso in tutta l’area mediterranea. Alcune caratteristiche lo rendono straordinario:
In molte culture orientali, il geco è considerato un simbolo di protezione e prosperità. Nelle Filippine e in Thailandia, si crede che porti salute e felicità ai neonati se entra nella loro casa. In Polinesia, rappresenta gli antenati che vegliano sulle famiglie. In Italia, purtroppo, resistono alcune credenze errate che lo vedono come un animale “negativo”. Eppure, tra insetti che pungono e prodotti chimici pericolosi, il geco è tra i vicini più innocui che possiamo avere.
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