l'editoriale
Cerca
produzione agricola
08 Luglio 2025 - 10:55
Nel cuore del Piemonte, a pochi chilometri da Cuneo, il distretto della frutta di Saluzzo sta vivendo una lenta ma decisa trasformazione. Per anni sinonimo di sfruttamento, caporalato e braccianti costretti a vivere in baraccopoli improvvisate, oggi questo territorio è diventato un laboratorio di esperienze alternative che intrecciano giustizia sociale, sostenibilità ambientale e nuova cultura agricola.
Il cambiamento è frutto dell’impegno congiunto di enti pubblici, realtà sociali e aziende agricole che hanno deciso di prendere posizione contro un sistema economico dominato dalla logica al ribasso della grande distribuzione organizzata. È qui che ha trovato spazio un nuovo modo di fare impresa agricola, capace di unire qualità del prodotto e rispetto per i diritti dei lavoratori. Tra le esperienze simbolo di questo cambiamento c’è Braccia Rese, società agricola fondata da Livio Craveri insieme a due amici, che produce vino e sidro partendo da varietà autoctone e frutta locale. Attraverso il progetto “Errante”, l’azienda devolve parte degli introiti al sostegno dei braccianti stranieri del territorio, contribuendo all’acquisto di materiali essenziali come scarpe antinfortunistiche. L’agricoltura, per loro, è un gesto politico e comunitario, non un mezzo di sfruttamento.
Il contesto però resta complesso. Con oltre 14mila lavoratori stagionali ogni anno, per la maggior parte giovani provenienti dall’Africa subsahariana, Saluzzo ha vissuto negli ultimi anni gravi emergenze sociali. Le condizioni di vita dei braccianti sono state spesso segnate dalla mancanza di alloggi dignitosi, dal lavoro grigio e dalla presenza di intermediari senza scrupoli. La sentenza del 2022, che ha condannato tre persone per caporalato nella zona, ha segnato un punto di svolta, ma non una soluzione definitiva.
Un passo importante è stato fatto con la nascita del “modello Saluzzo”, frutto di una collaborazione tra comuni del distretto, associazioni come la Caritas locale (attraverso il progetto Saluzzo migrante) e realtà come Mediterranean Hope, che ha avviato nuovi spazi abitativi per i lavoratori agricoli e promosso la vendita solidale con il marchio Etika. La loro missione comune è chiara: ridare senso all’abitare e al coltivare, contrastando lo spopolamento e la marginalizzazione delle valli montane.
Saluzzo, da terreno fertile per il caporalato a terreno fertile per nuove pratiche agricole, oggi si interroga su quale futuro vuole costruire.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..