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Microsoft coinvolge un tredicenne nel programma Bug Bounty: identificata una vulnerabilità valida

Un ragazzo di 13 anni ammesso al programma Bug Bounty, rivolto alla ricerca di vulnerabilità nei prodotti e nei servizi dell’azienda

Microsoft coinvolge un tredicenne nel programma Bug Bounty

Un ragazzo di 13 anni è stato recentemente ammesso al programma Bug Bounty di Microsoft

Un ragazzo di 13 anni, identificato pubblicamente con il nome Dylan, è stato recentemente ammesso al programma Bug Bounty di Microsoft, iniziativa rivolta alla ricerca e alla segnalazione di vulnerabilità nei prodotti e nei servizi dell’azienda. Il giovane ha segnalato una falla di sicurezza giudicata valida dai tecnici del Microsoft Security Response Center (MSRC), che hanno attribuito al report un riconoscimento ufficiale e una ricompensa economica, secondo quanto previsto dal regolamento del programma.

Il Bug Bounty è uno strumento utilizzato dalle principali aziende del settore tecnologico per rafforzare la sicurezza dei propri sistemi, grazie alla collaborazione di ricercatori indipendenti e professionisti della sicurezza informatica, anche esterni alle aziende stesse. Il programma è stato introdotto da Microsoft nel 2013 e prevede premi variabili in base alla gravità della vulnerabilità individuata, alla qualità della documentazione fornita e al potenziale impatto sull’utenza.

Il contributo del tredicenne non è stato simbolico: il primo report da lui inviato è stato ritenuto conforme agli standard richiesti, tanto da entrare a pieno titolo nel flusso di gestione delle segnalazioni del MSRC. L’attività di Dylan sarà ora soggetta agli stessi criteri di valutazione applicati ai partecipanti più esperti, e le sue future segnalazioni saranno prese in considerazione in base alla loro rilevanza tecnica.

La partecipazione di minorenni al programma Bug Bounty non è espressamente esclusa dai termini di servizio, a patto che venga garantita la supervisione da parte di un adulto o tutore legale, come previsto dalle norme sui dati personali e sulla responsabilità civile. Microsoft, come altre aziende del settore, adotta un approccio aperto alla collaborazione con la community degli ethical hacker, privilegiando l’efficacia e la rapidità nella risoluzione delle vulnerabilità rispetto all’età o al background accademico dei partecipanti.

Il caso di Dylan evidenzia come le competenze nel campo della sicurezza informatica possano svilupparsi anche in età molto giovane, e conferma il ruolo strategico che la collaborazione tra privati e aziende può avere nel rafforzamento della cyber-resilienza globale. La sua segnalazione, già documentata e premiata, rientra nella più ampia strategia di prevenzione attuata da Microsoft per individuare criticità nei propri sistemi prima che vengano sfruttate da soggetti ostili.

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