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Astronomia

Il giorno più corto dell’anno è già passato: la Terra ha girato più veloce e succederà di nuovo

Un’accelerazione impercettibile ma reale: gli scienziati monitorano gli effetti sulle tecnologie

Il giorno più corto dell’anno è già passato: la Terra ha girato più veloce e succederà di nuovo

Il 9 luglio scorso è stato, secondo la rivista National Geographic, il giorno più breve dell’anno: la rotazione terrestre ha subito un’accelerazione tale da ridurre la durata del giorno di 1,34 millisecondi. E il fenomeno non è isolato: una nuova “giornata breve” è attesa per il 5 agosto.

Secondo Nicholas Stamatakos, astronomo dell’US Naval Observatory, la Terra ha iniziato a girare più velocemente nell’ultimo decennio, con un’accelerazione maggiore negli ultimi cinque anni. Tra i motivi, c’è il consueto contributo delle forze di marea esercitate dalla Luna, che danno una spinta regolare al nostro pianeta. Ma la sorpresa è il nocciolo interno della Terra, che da quasi cinquant’anni ruota più lentamente rispetto agli strati superiori. Un comportamento misterioso che potrebbe influenzare la velocità complessiva del globo. “Non sappiamo cosa potrebbe fare il nocciolo in futuro”, ammette il geofisico Duncan Agnew.

Grazie agli orologi atomici, introdotti nel 1955, siamo in grado di rilevare variazioni infinitesimali nella durata del giorno. In passato, però, la Terra era molto più veloce. Prima della formazione della Luna, un giorno durava solo 10 ore. Ai tempi dei dinosauri, durava mezz’ora in meno rispetto a oggi. E tra il 1865 e il 1880 si sono verificate giornate ancora più brevi di quella del 9 luglio scorso.

Dal 1972, per compensare la discrepanza tra il tempo astronomico e quello atomico, sono stati aggiunti 27 secondi intercalari. Ma nel 2029, per la prima volta, sarà necessario togliere un secondo, segnando un passaggio tecnico mai affrontato prima.

Una rotazione anche solo leggermente più rapida della Terra potrebbe sembrare irrilevante nella vita quotidiana, ma ha un impatto potenzialmente critico su tecnologie che dipendono dalla precisione assoluta del tempo. Tra tutte, spicca il sistema Gps, che si basa sulla sincronizzazione perfetta tra gli orologi atomici a bordo dei satelliti e quelli sulla Terra. Anche un errore di un millisecondo può compromettere la geolocalizzazione di smartphone, automobili e aerei.

Nel 2012, l’aggiunta di un secondo provocò crash di sistemi Linux e interruzioni su vari servizi online. L’operazione inversa — la sottrazione di un secondo — potrebbe essere ancora più complicata, proprio perché mai avvenuta. Il rischio è che anche servizi cloud, transazioni finanziarie e operazioni militari possano essere compromessi se il tempo smette di essere quello che crediamo.

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