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Sostenibilità
01 Settembre 2025 - 22:30
Il 31 dicembre 2025 rischia di diventare una data simbolo non solo per gli Stati Uniti, ma per il mondo intero. È il giorno in cui, nello Stato di New York, entrerà in vigore l’All-Electric Buildings Act (AEBA), la legge che vieta l’uso del gas nei nuovi edifici residenziali, commerciali e industriali fino a sette piani. Dal 2029 il provvedimento sarà esteso anche ai palazzi più alti, decretando la fine di caldaie e fornelli a gas nella metropoli simbolo d’America.
L’AEBA nasce nel 2023, ma solo nel luglio scorso ha ottenuto il via libera definitivo dal Consiglio statale per la prevenzione incendi. L’obiettivo è drastico: ridurre le emissioni prodotte dagli edifici, responsabili di circa un terzo del totale nello Stato di New York. Restano escluse, almeno per ora, alcune strutture come ospedali, crematori, ristoranti e impianti agricoli. Ma il segnale è chiaro: la transizione energetica è realtà.
Arrivare al traguardo non è stato semplice. La legge ha incontrato una forte opposizione, con ricorsi e proteste che hanno ricordato il caso di Berkeley (California), dove nel 2023 un provvedimento simile fu bloccato. A New York, invece, la Corte Distrettuale Federale ha dato il via libera, aprendo la strada a una rivoluzione destinata a fare scuola.
Non si tratta solo di ambiente. Secondo il New Buildings Institute, le nuove abitazioni elettriche potranno costare fino a 8.200 dollari in meno rispetto a quelle tradizionali. I consumi domestici dovrebbero ridursi del 15-20%, garantendo un risparmio di circa 5.000 dollari sulle bollette nell’arco di trent’anni. Un vantaggio concreto che si aggiunge alla riduzione dell’inquinamento e al miglioramento della salute pubblica.
L’entrata in vigore dell’AEBA è un messaggio al mondo: un’edilizia sostenibile è possibile anche in una delle aree urbane più densamente popolate del pianeta. Non un’utopia, ma un progetto realizzabile. Un passo deciso verso un futuro in cui costruire significherà anche proteggere il pianeta.
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