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Il record

A un passo dal completamento la diga più alta del mondo, il sogno diventa realtà

Un progetto che ha attraversato decenni di difficoltà, ma che ora segna una nuova era per l'energia idroelettrica

A un passo dal completamento  la diga più alta del mondo, il sogno diventa realtà

a diga di Rogun, uno dei progetti più ambiziosi e longevi del Tagikistan, è ormai vicina al traguardo. Iniziata nel 1976, quando il Paese faceva parte dell'Unione Sovietica, la sua costruzione ha attraversato decenni di difficoltà legate a instabilità politica e economica. Oggi, grazie all’impegno di Webuild, l’azienda italiana che ha preso in mano i lavori nel 2016, la fine del cantiere è ormai a portata di mano, con la conclusione prevista entro il 2028.

Una volta completata, la diga di Rogun sarà la più alta del mondo, con i suoi 335 metri, superando il primato attuale della diga Jinping-1 in Cina. L’imponente struttura sorgerà a 100 chilometri da Dushanbe, la capitale, in una gola tra i monti del Pamir, attraversata dal fiume Vakhsh. Con una centrale idroelettrica da 3,6 gigawatt, la diga contribuirà a raddoppiare la capacità produttiva di energia del Paese, risolvendo le frequenti interruzioni di corrente che colpiscono circa il 70% della popolazione, soprattutto nei mesi invernali.

Il progetto, finanziato dal governo del Tagikistan e dalla Banca Mondiale, ha visto progressi notevoli nell’ultimo anno. La struttura è stata innalzata di 100 metri grazie all’impiego di 13 milioni di metri cubi di materiale di riempimento e 180.000 metri lineari di iniezioni per consolidare le fondamenta. I lavori, però, non sono stati facili: il cantiere ha dovuto affrontare inverni rigidi e tempeste estive, ma il risultato promette di essere all’altezza delle aspettative.

La diga di Rogun rappresenta quindi una svolta fondamentale per il Tagikistan, il quale ha scelto di investire nell’energia rinnovabile, in particolare nell’energia idroelettrica, per garantire un futuro più sostenibile e risolvere il problema della scarsità di energia nel Paese. Con la fine dei lavori, la diga non solo cambierà il panorama energetico del Tagikistan, ma sarà anche un simbolo di innovazione e resilienza, tanto per il Paese quanto per il settore delle grandi opere infrastrutturali a livello mondiale.

Mentre il progetto giunge al suo completamento, Webuild si prepara a festeggiare un altro traguardo significativo con l’inaugurazione della Grand Ethiopian Renaissance Dam in Etiopia, prevista per settembre, continuando a confermare il proprio ruolo da leader globale nel settore delle infrastrutture idroelettriche.

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