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Nuova ordinanza
08 Settembre 2025 - 23:10
Un piccolo accessorio che può fare la differenza in caso di emergenza, ma che in Italia resta facoltativo per le auto private: l’estintore a bordo. Può evitare gravi conseguenze in caso di cortocircuiti o guasti meccanici, ma la normativa nazionale non lo prevede per i veicoli privati. L’obbligo esiste solo per alcune categorie come autobus, autocarri o chi trasporta merci infiammabili.
Molti Paesi europei hanno scelto una linea più severa. L’estintore è infatti obbligatorio in Germania, Polonia, Grecia, Gran Bretagna, Estonia, Lettonia, Ucraina, Lituania, Danimarca, Finlandia, Svezia, Bulgaria, Romania e Irlanda. Anche fuori dall’Europa, come in Turchia, è una dotazione richiesta, quasi sempre insieme alla cassetta di pronto soccorso.
Per chi viaggia con la propria auto all’estero, il rischio è di incorrere in sanzioni anche salate se non si rispettano le norme locali. Non solo: in caso di emergenza, non avere l’estintore a disposizione può trasformarsi in un rimpianto.
Gli estintori per auto sono strumenti omologati e funzionano solo se usati tempestivamente, su principi di incendio. Non possono fermare fiamme estese e vanno conservati correttamente per essere realmente efficaci. Inoltre, in situazioni di pericolo avanzato, la scelta più sicura resta quella di allontanarsi dal veicolo. È anche per questo che il legislatore italiano non ne ha imposto la presenza universale.
In Italia, restano obbligatori strumenti come il triangolo di emergenza e il giubbotto catarifrangente. Altri accessori – come la cassetta di pronto soccorso o l’estintore – restano a discrezione degli automobilisti. In diversi Paesi europei, invece, i requisiti sono più stringenti: in Spagna, Cipro, Estonia e Bosnia servono due triangoli; in Francia, Spagna e Slovacchia è richiesto un kit completo di lampadine di ricambio.
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