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Il caso

Scandalo uova in Francia: rischio contaminazione anche in Italia

Le autorità francesi allertano per la presenza di antibiotici vietati nelle uova ucraine vendute nei supermercati

Scandalo uova in Francia: rischio contaminazione anche in Italia

La Francia sta affrontando un’emergenza legata alla distribuzione alimentare. Dopo il ritiro di alcuni prodotti del marchio Action nei giorni scorsi, una nuova allerta è stata lanciata per le uova contaminata da tracce di antibiotici vietati all'interno dell'Unione Europea. Le uova, provenienti dall'Ucraina, sono state trovate in catene di supermercati francesi come Carrefour ed E. Leclerc.

La notizia dell’allarme è emersa a agosto 2025 quando le autorità di controllo francesi hanno scoperto centinaia di migliaia di uova contaminati con tracce di antibiotici vietati. Le uova, prodotte da galline allevate in gabbia, erano destinate alla vendita in supermercati in Francia, ma anche in altri Paesi europei che ospitano le stesse catene. L’allarme ha sollevato preoccupazioni su come questi prodotti possano essere distribuiti fuori dai confini francesi, inclusa l’Italia.

L’allerta è stata sostenuta dal Comitato Nazionale per la Promozione delle Uova (Cnpo), che ha denunciato una vera e propria pratica di concorrenza sleale. Le uova ucraine, infatti, sono più economiche rispetto a quelle francesi, ma non rispettano gli stessi controlli sanitari e pratiche di benessere animale imposte all’interno dell'Unione Europea. In particolare, le uova ucraine non rispettano nemmeno l’impegno europeo di acquistare esclusivamente da allevamenti con il metodo dell’ovosexaggio, una pratica per migliorare il trattamento degli animali.

La Ministra dell'Agricoltura francese ha confermato la denuncia del Cnpo, appoggiando la necessità di istituire un’agenzia di controllo europea per monitorare meglio le importazioni e garantire che i prodotti rispondano ai requisiti comunitari. La ministra ha anche accusato le catene di distribuzione, tra cui Carrefour e E. Leclerc, di preferire prodotti più economici, come quelli provenienti dall’Ucraina, senza considerare la qualità e la sicurezza dei prodotti nazionali.

Lo scandalo delle uova potrebbe avere ripercussioni non solo in Francia, ma anche in altri Paesi europei, Italia compresa. Sebbene E. Leclerc non sia presente in Italia, Carrefour ha una forte presenza nel nostro Paese. La situazione potrebbe dunque estendersi anche ai punti vendita italiani, aumentando le preoccupazioni per la sicurezza alimentare.

Inoltre, altre catene come Lidl hanno preso le distanze dalla questione, assicurando che, in caso di carenza di uova, si approvvigioneranno solo da altri Paesi europei, escludendo l'Ucraina. Questo lascia aperto il dubbio: se i supermercati si riforniscono solo da fornitori nazionali, le industrie alimentari seguono gli stessi criteri di sicurezza?

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