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Lutto
09 Settembre 2025 - 11:10
Oggi, a 78 anni, è venuto a mancare Stefano Benni. Da tempo lo scrittore non lavorava più a causa di una malattia. Lo scorso anno, il critico Goffredo Fofi – scomparso a luglio – aveva scritto sulla rivista Lucy che Benni non poteva più comunicare, ricordando il suo «humour, pacato ma anche duro quando necessario, che però non sembrava mai dettato da disprezzo o da malizia».
Bolognese, classe 1947, Benni è stato uno dei più celebri autori umoristici italiani, poliedrico nella scrittura: giornalista, poeta, sceneggiatore e narratore. La sua cifra stilistica univa giochi di parole, neologismi, parodie e citazioni, mescolando un forte elemento fantastico con l’assurdo e una satira pungente della società italiana. Dall’esordio con Bar Sport fino a romanzi più recenti come Prendiluna, Benni ha costruito un universo letterario unico, capace di divertire e far riflettere.
Bar Sport (1976) è il libro che lo ha reso famoso. Ambientato in un bar universale, Benni presenta una galleria di personaggi iconici: il carabiniere, il professore, lo sparaballe, il ragioniere innamorato della cassiera e il tecnico che studia la nazionale. Nel 2011 il libro è diventato un film diretto da Massimo Martelli.
Terra! segna il suo ingresso nella fantascienza: un mondo post-apocalittico, una corsa spaziale verso una nuova terra e personaggi eccentrici come streghe astronaute, uomini serpente e bambini prodigio.
Stranalandia, illustrato da Pirro Cuniberti, narra di un’isola in cui nulla è come appare, tra creature fantastiche e misteri secolari.
Comici spaventati guerrieri racconta una città surreale con detective improvvisati, fughe rocambolesche e dialoghi tragicomici, mettendo in scena la comicità e il cinismo di Benni.
Il bar sotto il mare immagina un locale fantastico popolato da ventitré avventori, ciascuno con una storia da raccontare.
Baol, ambientato in una città immaginaria degli anni ’90, combina magia, distopia e satira sociale.
La compagnia dei Celestini segue le avventure di tre orfani che vogliono partecipare al Campionato Mondiale di pallastrada, tra personaggi stravaganti e situazioni comiche.
L’ultima lacrima raccoglie venti racconti che alternano ironia, critica sociale e surrealismo, mentre Elianto conduce i lettori in un viaggio attraverso otto mondi fantastici.
Bar Sport Duemila riprende i personaggi del primo Bar Sport, mostrando che, nonostante i cambiamenti superficiali, l’umanità resta fondamentalmente la stessa.
Benni ha scritto anche poesie, ballate e filastrocche, raccolte in volumi come Prima o poi l’amore arriva, Ballate e Blues in sedici.
Altri romanzi e raccolte degni di nota:
Spiriti, apocalisse e magia in lotta con il conformismo.
Saltatempo, la storia di Lupetto e del suo orobilogio che permette di attraversare il tempo.
Dottor Niù, articoli satirici sulle storture della società contemporanea.
Achille piè veloce, amicizia, creatività e ingiustizie tra scrittori e personaggi eccentrici.
Margherita Dolcevita, resistenza alla mercificazione e al consumismo.
La grammatica di Dio, venticinque racconti surreali e comici.
Pane e tempesta, avventura fantasy con creature memorabili.
La traccia dell’angelo, storia di crescita e trauma.
Di tutte le ricchezze, misteri e amore in un bosco incantato.
Le beatrici, otto monologhi femminili tra ironia e riflessione.
Pantera, una sala da biliardo trasformata in arena epica.
Cari mostri, racconti horror-umoristici con mostri memorabili.
La bottiglia magica, avventura e satira sociale.
Con Altan ha realizzato 10 teorie sull’estinzione dei dinosauri e 25 animali fantastici, un’opera ironica che unisce fantasia e riflessione sul mondo.
Oggi Stefano Benni lascia un vuoto profondo nella letteratura italiana. La sua capacità di unire umorismo, fantasia e satira rimarrà un punto di riferimento per lettori e scrittori di tutte le generazioni.
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