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Videogiochi
11 Settembre 2025 - 16:40
Manca meno di un anno all’uscita di GTA 6, prevista per il 26 maggio 2026 su PlayStation 5 e Xbox Series X/S. L’attesa dei fan è altissima, ma accanto al clamore per il titolo più atteso degli ultimi anni riaffiora un capitolo meno noto: le cause legali che hanno accompagnato la saga, tutte legate alle automobili riprodotte nel gioco.
Il contenzioso più celebre risale al 2010, quando Ferrari denunciò Take-Two Interactive e alcuni distributori in Francia per violazione di copyright e concorrenza sleale. Nel mirino le vetture marchiate Grotti di GTA, giudicate troppo simili a modelli come la 360 Modena e la F40, con richiami evidenti anche nel nome e nello stemma.
Dopo sei anni di battaglia, la Corte di Cassazione di Parigi nel 2016 chiuse la vicenda dando ragione a Take-Two: i design Ferrari non potevano essere considerati totalmente originali, smontando così le pretese della casa di Maranello. Da allora Rockstar ha adottato una linea dura, come dimostra il caso della startup italiana Automobili Estrema. La sua hypercar elettrica Fulminea sarebbe comparsa in GTA 5 sotto il nome di Pipistrello, attribuita alla casa fittizia svedese Överflöd.
Il fondatore Gianfranco Pizzuto ha denunciato un paradosso: nessun riconoscimento o royalties, anzi la diffida da parte di Take-Two a non associare più la Fulminea al videogioco. Al tempo stesso, però, fan e artisti digitali hanno notato la forte somiglianza e realizzato opere grafiche con la vettura italiana all’interno degli scenari di Los Santos, scatenando ulteriori tensioni. Le dispute sulle auto digitali hanno segnato la storia della saga e continuano ad alimentare il dibattito. Con un budget miliardario e anni di ritardi alle spalle, ora le attese per GTA 6 non riguardano solo la trama o la grafica, ma anche la capacità di Rockstar di proporre veicoli originali, senza incorrere in nuove battaglie legali con le case automobilistiche reali.
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