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Videogiochi: ci giochiamo sempre, ma li conosciamo davvero?

Easter egg: i "premi" nascosti che il gamer deve scoprire

Videogiochi

Immagine di repertorio

Nel linguaggio dei videogiochi, il termine easter egg indica un contenuto nascosto o inatteso inserito dagli sviluppatori all’interno di un titolo, spesso senza alcun collegamento diretto con la trama o le meccaniche di gioco. Può trattarsi di un messaggio segreto, un riferimento ad altri giochi, una sequenza comica o un oggetto apparentemente fuori contesto. Il nome deriva dalla tradizione anglosassone della “caccia alle uova di Pasqua”, e suggerisce l’idea di un premio nascosto da scoprire.

Il primo easter egg documentato risale al 1980, all’interno del videogioco Adventure per Atari 2600. Il programmatore Warren Robinett, a causa della mancata attribuzione del suo nome nei titoli, inserì una stanza segreta contenente la scritta “Created by Warren Robinett”. Da allora, l’inclusione di contenuti nascosti è diventata una consuetudine in molti titoli, dai giochi arcade degli anni Ottanta fino alle produzioni odierne.

Il primo easter egg documentato risale al 1980, all’interno del videogioco Adventure per Atari 2600

Gli easter egg non hanno una funzione strutturale obbligatoria all’interno del gioco: possono essere semplici citazioni, omaggi agli sviluppatori, riferimenti a eventi esterni o contenuti ironici. Alcuni esempi noti includono il volto di John Romero in Doom II, l’astronave aliena in GTA V o le stanze segrete di The Legend of Zelda. A volte assumono un ruolo di “firma creativa” degli autori, oppure fungono da strumento di comunicazione con una community di fan particolarmente attenta ai dettagli.

La diffusione degli easter egg è strettamente legata alla cultura dei forum online, delle guide condivise e delle community di appassionati. Il ritrovamento di un easter egg diventa un elemento di discussione, scoperta collettiva e fidelizzazione. Alcuni di essi acquisiscono nel tempo uno status iconico, contribuendo alla reputazione del gioco e alla percezione della sua profondità o originalità. In alcuni casi, come in Halo o The Witcher 3, la presenza di easter egg diventa una caratteristica attesa dai fan, al punto da essere integrata nella promozione del titolo.

In alcuni casi, come in Halo o The Witcher 3, la presenza di easter egg diventa una caratteristica attesa dai fan, al punto da essere integrata nella promozione del titolo

Gli easter egg rappresentano oggi un elemento codificato della progettazione videoludica, utilizzato consapevolmente come strumento di engagement, citazionismo e interazione tra sviluppatori e giocatori. La loro capacità di sorprendere, incuriosire e divertire li rende una componente rilevante dell’esperienza videoludica contemporanea.

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