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Radiohead in tour dopo 7 anni, ma comprare i biglietti è un incubo digitale

Annunciati 20 concerti per il ritorno della band inglese, ma tra registrazioni, codici anti-bagarini, l’esperienza d’acquisto si trasforma in una corsa a ostacoli per (pochi) fortunati

Radiohead in tour dopo 7 anni, ma comprare i biglietti è un incubo digitale

I Radiohead tornano sul palco dopo sette anni e i fan si preparano all’evento come a un pellegrinaggio. La band britannica ha annunciato un tour invernale tra novembre e dicembre 2025 con 20 date, tra cui quattro concerti all’Unipol Arena di Bologna. L’annuncio, arrivato lo scorso 3 settembre, ha generato entusiasmo ma anche una buona dose di frustrazione: acquistare i biglietti si è rivelato un vero incubo.
La band, da sempre attenta a temi ambientali e sociali, ha voluto ideare un sistema per contrastare i bot e i bagarini online, finendo però per complicare drasticamente il processo d’acquisto per i fan. Si è dunque pensato ad una procedura a più step, governata in parte dal caso, in parte da un algoritmo che ha lasciato molti a mani vuote.

Tutto è iniziato con la registrazione online sul sito ufficiale dei Radiohead, attiva dalle 11 di venerdì 5 settembre fino alle 23 di domenica 7. Agli utenti veniva richiesto di inserire dati personali, email, numero di telefono e di selezionare la sede del concerto più vicina. La band ha infatti dichiarato che avrebbe favorito chi si registrava per lo show più geograficamente accessibile, in ottica di riduzione dell’impatto ambientale.

Una volta registrati, gli utenti attendevano un codice via SMS: passaggio fondamentale per accedere alla fase successiva. Ma è proprio qui che sono cominciati i problemi: molti non hanno mai ricevuto il codice, bloccandosi al primo step. Anche chi ce l’ha fatta, però, non era ancora al sicuro: serviva infatti un’ulteriore email di conferma, da ricevere entro le 23 di mercoledì 10 settembre, per poter finalmente accedere alla vendita effettiva del venerdì 12 settembre alle ore 11.

Nei giorni successivi alla registrazione, i forum e i social dei fan dei Radiohead si sono trasformati in bollettini di guerra. Su TikTok, Reddit, Facebook e X (ex Twitter), è rimbalzata una sola domanda: “Ma a te è arrivato il codice?”. Per molti, la risposta è stata un no rassegnato. Qualcuno ha ipotizzato un malfunzionamento legato a operatori telefonici specifici, in particolare Vodafone, indicata da diversi utenti come “la rete dei codici mancati”.

Il sito dei Radiohead, intanto, sconsigliava espressamente di ripetere la registrazione, avvertendo che ciò avrebbe potuto compromettere la validità della richiesta. Il messaggio? Attendere, perché il codice avrebbe potuto arrivare in qualsiasi momento: minuti, ore, perfino giorni dopo. O mai.

L’idea della band era creare un sistema più equo, tutelando i fan dai meccanismi speculativi del mercato secondario e riducendo l’impatto ambientale degli spostamenti. Ma nella pratica, il sistema si è trasformato in un calvario per gli utenti, che hanno visto i loro sogni infrangersi contro un algoritmo.La colpa, in ogni caso sembra essere di una falla del sistema di registrazione, una possibilità da mettere in conto per la portata di questi concerti. 

Anche chi ha ricevuto tutti i codici previsti non ha garanzie: l’accesso alla vendita è in ordine di arrivo e ogni persona potrà acquistare al massimo quattro biglietti, per lo show più vicino. Una dinamica che, pur con le migliori intenzioni, ha lasciato fuori migliaia di fan.

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