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Premi letterari

Premio Campiello 2025: Wanda Marasco trionfa con "Di spalle a questo mondo"

La scrittrice napoletana conquista la 63ª edizione del prestigioso riconoscimento letterario al Gran Teatro La Fenice di Venezia

Premio Campiello 2025: Wanda Marasco trionfa con "Di spalle a questo mondo"

La cerimonia conclusiva della 63ª edizione del Premio Campiello si è svolta al Gran Teatro La Fenice di Venezia, dove Wanda Marasco è stata proclamata vincitrice del prestigioso riconoscimento letterario. Il suo romanzo Di spalle a questo mondo (Neri Pozza) ha ottenuto 86 voti su 282 espressi dai membri della giuria.

Come da tradizione, il vincitore viene scelto dalla “Giuria dei Trecento Lettori Anonimi”, un gruppo eterogeneo di persone di diverse età, professioni e provenienze geografiche, incaricato di rappresentare il gusto autentico dei lettori italiani.

La cinquina finalista del Campiello 2025

Oltre al romanzo vincitore, la selezione finale comprendeva:

  • Bebelplatz – La notte dei libri bruciati di Fabio Stassi (Sellerio), con 83 voti;

  • Inverness di Monica Pareschi (Polidoro), con 58 voti;

  • Troncamacchioni di Alberto Prunetti (Feltrinelli), con 36 voti;

  • Nord Nord di Marco Belpoliti (Einaudi), con 19 voti.

Il romanzo vincitore

Napoli dà i natali a Wanda Marasco, già premiata con il Premio Bagutta Opera Prima per L’arciere d’infanzia (Manni, 2003) e con il Premio Montale per la poesia con Voc e Poè (Campanotto, 1997). Di spalle a questo mondo era stato escluso dalla cinquina del Premio Strega, scatenando una piccola polemica.

Il libro racconta le vicende di Ferdinando Palasciano e della moglie Olga Pavlova Vavilova, due esistenze segnate dalla fragilità e dall’imperfezione. Ferdinando, fin dall’infanzia, sviluppa un’ossessione per la salvezza, mentre Olga, cresciuta a Rostov, deve confrontarsi con l’alienazione materna e con le difficoltà della vita. Il romanzo esplora il dramma dell’imperfezione, lottando tra desiderio di perfezione e accettazione delle fragilità umane.

La serata finale

La conduzione dell’evento è stata affidata alla giornalista del Tg1 Giorgia Cardinaletti, affiancata da Luca Barbarossa e dalla sua Social Band, composta da Claudio Trippa, Alessio Graziani, Domenico Marturano ed Emanuele Ciampichetti.

Premi collaterali

Oltre al Campiello principale, sono stati consegnati altri riconoscimenti:

  • Opera Prima: Antonio Galetta per Pietà (Einaudi);

  • Premio Fondazione Il Campiello alla carriera: Laura Pariani;

  • Campiello Junior: vincitrici Ilaria Mattioni e Chiara Carminati;

  • Campiello Giovani: Giacomo Bonato (17 anni) con il racconto Verso Oriente, scelto per l’abilità narrativa nel ricostruire la Venezia mercantile all’epoca della battaglia di Lepanto e per i richiami a temi contemporanei;

  • Campiello Natura – Premio Venice Gardens Foundation: Lauro Marchetti con Memorie di Ninfa (Allemandi Editore), assegnato a opere letterarie che promuovono un rapporto armonioso con la natura.

La cerimonia, organizzata dalla Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto, ha celebrato così non solo la narrativa contemporanea italiana, ma anche i giovani autori e la sensibilità ecologica della letteratura.

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