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Cinema

La tomba delle lucciole torna in sala e conquista il pubblico

Due fratelli, la guerra vista dagli occhi dei bambini e un racconto che parla al nostro presente

La tomba delle lucciole torna in sala e conquista il pubblico

Il capolavoro di Isao Takahata, La tomba delle lucciole, torna in sala e conquista il pubblico italiano. Nei primi sei giorni di programmazione, il film distribuito da Lucky Red ha registrato circa 474mila euro di incasso e oltre 60mila spettatori, scalando il box office e superando titoli come The Conjuring – Il rito finale, Material Love e Demon Slayer – Il castello dell’infinito (dati Cinetel aggiornati al 24 settembre).

Non è la prima volta che uno Studio Ghibli ottiene risultati di rilievo in Italia: lo scorso gennaio, Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki aveva già mostrato come l’animazione giapponese possa attrarre un pubblico vasto e appassionato. Tuttavia, il caso di La tomba delle lucciole è particolare: la sua storia, drammatica e senza compromessi, rappresenta una sfida emotiva per chi si siede in sala.

Ambientato alla fine della Seconda guerra mondiale, il film racconta la tragica vicenda dei fratelli Seita e Setsuko, rimasti orfani durante i bombardamenti di Kōbe. Dopo un periodo a casa della zia, i due bambini decidono di vivere da soli, trovando rifugio tra le strade e le case abbandonate. La fame, la malattia e la solitudine trasformano la loro esistenza in un racconto struggente che mette in primo piano le vittime innocenti dei conflitti.

Il ritorno sul grande schermo non è stato un semplice revival. Lucky Red ha curato una nuova edizione, con doppiaggio diretto da Alessandro Rossi, traduzione di Francesco Nicodemo e adattamento di Roberta Bonuglia, offrendo anche copie in lingua originale. Questo lavoro non solo rende omaggio all’opera di Takahata, ma permette agli spettatori di immergersi nella versione più autentica, dove ogni dettaglio sonoro e ogni interpretazione vocale aumentano la drammaticità.

Nonostante numeri relativamente contenuti rispetto a blockbuster come Il castello dell’infinito, il successo di La tomba delle lucciole evidenzia l’interesse del pubblico per storie intense e realistiche. Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Akiyuki Nosaka, racconta il passato del Giappone con uno sguardo universale: la guerra, la sofferenza e la resilienza dei bambini sono temi che continuano a risuonare, oggi come negli anni Ottanta.

L’opera di Takahata si distingue per il suo rigore narrativo e la cura dei dettagli: ogni elemento dell’ambiente, ogni gesto dei personaggi, contribuisce a creare un mondo credibile e toccante. Le sequenze oniriche e la presenza di fantasmi non attenuano, ma esaltano, la profondità emotiva del racconto.

Drammatico, brutale e commovente, La tomba delle lucciole ha innescato un passaparola tra gli spettatori che gli ha permesso di conquistare il primo posto del botteghino. La pellicola resterà nelle sale anche oggi, 24 settembre, e alcune programmazioni potrebbero prolungarne la visione a fronte del successo ottenuto.

Il ritorno di Takahata dimostra quanto l’animazione possa essere una risorsa narrativa potente se valorizzata con cura, offrendo storie capaci di parlare al presente e di emozionare diverse generazioni di spettatori.

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