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Autunno

Foliage nei giardini storici del cuneese: ville e castelli aperti il 26 ottobre e il 9 novembre

Giardini spesso poco conosciuti ma fondamentali per valore storico, paesaggistico e ambientale: conservano piante secolari e offrono lo spettacolo del foliage autunnale

Foliage nei giardini storici del cuneese: ville e castelli aperti il 26 ottobre e il 9 novembre

I colori dell'autunno accendono i giardini storici della provincia di Cuneo, spesso poco conosciuti ma fondamentali per il loro valore storico, paesaggistico e ambientale. Dopo l'appuntamento del 19 ottobre, domani domenica 26 ottobre e il 9 novembre quattro giardini con caratteristiche storiche e paesaggistiche diverse saranno aperti al pubblico con visite guidate: villa Oldofredi Tadini a Cuneo, il castello dei Solaro a Margarita, villa Corinna a Villanova Mondovì e villa Souchon a Fossano.

VILLA OLDOFREDI TADINI: IL GIARDINO SEICENTESCO E GLI INTERNI STORICI
Il complesso si sviluppa attorno a una torre di osservazione medievale a difesa della città di Cuneo. La villa, voluta nel sedicesimo secolo dai conti Mocchia di San Michele, ha subito nel corso dei secoli numerosi ampliamenti fino alla realizzazione della cappella nel 1764. Nel 1799 i francesi che occupavano Cuneo decapitarono il conte Mocchia per il suo atteggiamento antifrancese, e si dice che il suo fantasma continui a girare per la casa. A metà Ottocento la proprietà passò agli Oldofredi Tadini, antichissima famiglia lombarda, signori del lago d'Iseo e della Franciacorta.

La visita, guidata dai proprietari, comprende la cappella con la reliquia del Beato Angelo Carletti e i ricordi della Sindone di Torino, il piano nobile con la successione dei salotti arredati con mobili d'epoca e ricchi di cimeli risorgimentali, il primo piano con le camere da letto e il giardino, il più antico della città, che conserva ancora l'originale impianto seicentesco alla francese con viale centrale e disposizione simmetrica degli alberi.

CASTELLO SOLARO DELLA MARGARITA: IL GIARDINO SETTECENTESCO CON ACERI GIGANTESCHI
La casa e il parco risalgono alla seconda metà del diciassettesimo secolo. Il progetto del giardino è datato 1748 e presenta, all'inizio, un giardino all'italiana con bordure di bosso che delimitano parti a prato. Da una terrazza che guarda verso il Brobbio si scende a un sottostante prato circondato da portici di carpini che fu anche utilizzato come teatro all'aperto. Segue il bosco caratterizzato da giganteschi aceri davvero impressionanti.

La parte del giardino che dal bosco va verso il castello è caratterizzata da tre lunghi viali formati da palizzate di carpini, tenuti come muri verdi, che delimitano tanti piccoli riquadri. Nell'ala destra del giardino fu invece realizzata la cappella di verzura, a croce greca, con al centro la statua in pietra della Madonna e quella di un orante poggiato su una panchina.

VILLA CORINNA: IL GIARDINO OTTOCENTESCO ALL'INGLESE
Villa Corinna, nata come cascinale nel diciottesimo secolo, venne convertita nel 1868 in residenza estiva e il terreno agricolo circostante fu trasformato in giardino all'inglese. L'insieme degrada dall'alto, dove c'è la casa, verso la pianura sottostante e si caratterizza per la presenza di viali sinuosi che si incuneano in vaste aree di bosco con una notevole presenza di alberi di bosso tenuti al naturale. Le aree a prato creano scene prospettiche molto affascinanti.

VILLA SOUCHON: IL GIARDINO NOVECENTESCO ISPIRATO ALL'ART DÉCO
Casa e giardino risalgono al 1929 e sono opera dell'architetto torinese Vittorio Valabrega, che si lasciò influenzare da elementi innovativi e di moda in quegli anni ispirandosi all'art déco. Il progetto gioca sull'uso del cemento e del ferro battuto per creare tante stanze a tema diverso. La peculiarità era che casa e giardino dovevano costituire un'unità, con l'interno e l'esterno fusi tra loro in modo perfetto.

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