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Ora legale tutto l’anno: il Parlamento avvia la discussione

SIMA e associazioni consegnano oltre 350.000 firme per abolire il cambio d’ora, con possibili benefici su risparmio energetico, ambiente e salute

Ora legale tutto l’anno: il Parlamento avvia la discussione

L’idea di adottare l’ora legale tutto l’anno in Italia compie un passo concreto: lunedì 17 novembre, alle 14:30, presso la sala stampa della Camera dei deputati, verrà presentata ufficialmente la richiesta di indagine conoscitiva alla Commissione attività produttive. L’iniziativa è promossa dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), insieme a Consumerismo No Profit e al deputato Andrea Barabotti (Lega), con l’obiettivo di avviare l’iter legislativo per eliminare il ritorno all’ora solare.

In occasione dell’incontro, verranno anche consegnate le 352.000 firme raccolte tramite petizione online a sostegno dell’adozione dell’ora legale permanente.

Il percorso europeo e l’opinione pubblica

L’argomento affonda le radici nella consultazione pubblica promossa dalla Commissione Europea nel 2018, che vide la partecipazione di 4,6 milioni di cittadini: l’84% si dichiarò favorevole all’abolizione del cambio d’ora. Due anni dopo, nel 2019, il Parlamento Europeo approvò una direttiva che lasciava ai singoli Stati la scelta tra ora legale o solare permanente. Tuttavia, la pandemia e le divergenze tra Paesi hanno sospeso il processo.

Benefici previsti

L’indagine conoscitiva punta a valutare i vantaggi dell’ora legale permanente da più prospettive: economica, ambientale, sanitaria e sociale, supportandosi su studi scientifici e audizioni di esperti, associazioni e istituzioni.

Secondo i dati raccolti da Consumerismo.it, il cambio semestrale comporta un impatto economico rilevante. Tra il 2004 e il 2024, i sette mesi di ora legale hanno permesso un risparmio di 11,7 miliardi di kWh e circa 2,2 miliardi di euro in bollette. Solo nel 2025, Terna stima un risparmio di circa 330 milioni di kWh, equivalenti a circa 100 milioni di euro e a una riduzione di 160.000-200.000 tonnellate di CO2.

Dal punto di vista sanitario, la SIMA sottolinea come la maggiore esposizione alla luce naturale serale favorisca la produzione di serotonina, migliori l’umore e sostenga il benessere psicofisico generale. Al contrario, il ritorno all’ora solare può alterare i ritmi circadiani, generare disturbi e, secondo alcune ricerche, aumentare lievemente il rischio di attacchi cardiaci e incidenti stradali nella settimana successiva al cambio d’ora.

Tempistiche

Se il progetto venisse approvato, l’iter legislativo dovrebbe concludersi entro il 30 giugno 2026, portando alla stesura di una normativa definitiva per l’adozione dell’ora legale permanente in Italia.

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