Internet non sta funzionando: il sistema CloudFlar è in down

Un blackout di appena trenta minuti è bastato, oggi, a paralizzare applicazioni e piattaforme di fama mondiale, da ChatGPT a Canva, passando per il social network X. Il responsabile? Un guasto generalizzato nei sistemi di CloudFlare, la cruciale società che gestisce una porzione significativa del traffico web a livello globale.

I disagi sono emersi intorno alle 12:00 (CET), con un'interruzione di servizio così vasta da bloccare persino Downdetector, la piattaforma utilizzata per monitorare i guasti online—che, ironicamente, si affida anch'essa a CloudFlare.

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Il down odierno solleva, ancora una volta, interrogativi sulla concentrazione dei servizi digitali. CloudFlare, pur non essendo nota al grande pubblico come Google o Amazon, è un intermediario fondamentale:

• Il Ruolo: Agisce come un "filtro" tra l'utente e il server di destinazione di un sito. Questo sistema non solo velocizza il caricamento delle pagine ma fornisce anche un essenziale scudo di protezione contro attacchi e sovraccarichi.

• La Portata: Si stima che circa il 20% di tutti i siti web esistenti, per un totale di oltre 34 milioni, utilizzi i servizi di CloudFlare.

Quando un'unica entità con una tale diffusione subisce un'avaria, l'effetto a cascata è immediato e vastissimo, come già accaduto in precedenti blocchi legati a colossi come Amazon Web Services (AWS).

Le prime segnalazioni di anomalia sono state registrate in meno di un'ora, a partire dalle 11:48. Dopo un picco di segnalazioni che ha messo fuori uso Downdetector e paralizzato l'accesso a servizi molto usati come l'intelligenza artificiale di ChatGPT e la suite di design Canva, la situazione ha iniziato a migliorare gradualmente.

Alle 12:37, CloudFlare ha confermato il problema, comunicando di essere al lavoro per il ripristino. Nonostante la ripresa, i portali interessati hanno continuato a mostrare una operatività a singhiozzo per diverso tempo.

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