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Il caso
17 Maggio 2024 - 05:20
E' accusato di violenza sessuale di gruppo ai danni di una ragazza. E per questo è finito agli arresti domiciliari e in questi giorni ha ricevuto l'avviso di chiusura indagini, in vista del rinvio a giudizio. Ma, prima ancora di essere processato, Piero Esteban Alcaron Camacho è evaso e ha tentato di scappare in Francia: il 21enne peruviano è stato fermato a bordo di un Flixbus mentre stava per superare il confine. E per questo è ritornato in carcere.
Si arricchisce di un nuovo caso la triste vicenda che aveva riempito le pagine dei giornali a ottobre scorso, quando era emerso lo "stupro di Parco Dora". I fatti risalgono alla notte fra il 9 e il 10 ottobre: «Un mio amico mi ha chiamato e mi ha detto di raggiungerlo» ha raccontato la presunta vittima. Un ritrovo fra amici nell'area della tettoia del Parco Dora, dove girano birre, forse superalcolici, pasticche di ecstasy, «forse della cocaina». Poi la compagnia si trasferisce in via Stradella 88, in Borgo Vittoria. Al quinto piano c’è una festa con almeno una ventina fra ragazzi e ragazze: «A un certo punto ho perso i sensi, sul divano» dice lei. Che poi riferisce di essersi svegliata in preda a dolori «fortissimi al basso ventre» e di aver visto dei ragazzi sopra di lei. «Io urlavo, piangevo e loro ridevano». Particolari che tutti i presenti avevano negato: Camacho aveva detto di essersi avvicinato alla ragazza e di averla toccata. Ma poi non avrebbe abusato di lei né avrebbe avuto un rapporto orale (che è l'accusa che gli muove la vittima dell'abuso): ha raccontato di essersi reso conto che la ragazza si vergognava di essere nuda e le avrebbe dato una mano a vestirsi. Poi l'ha presa per un braccio ed è sceso in strada con lei. Lei chiama il 112, aspetta le volanti e, prima di essere portata in ospedale, accompagna i poliziotti nell’appartamento. E indica loro i suoi presunti stupratori: tra cui lo stesso Camacho, che se ne stava andando via ed è tornato indietro alla vista delle auto delle polizia (stando a quanto ha riferito lui stesso). Un altro, invece, stava scappando in monopattino.
In tutto sono sei i giovani indagati e tre sono finiti in manette, accusati di concorso in violenza sessuale di gruppo. Fra loro ci sono anche delle ragazze. In carcere sono finiti il 21enne peruviano Camacho, il 20enne brasiliano Pedro Enrichens Oliveira Torres e Steven Carlo Vilcapoma Lopez. Ma, dopo l'udienza di convalida del fermo, è rimasto in cella solo il brasiliano. Camacho è finito ai domiciliari e ha potuto tentare la fuga in Francia. Vilcapoma è tornato in libertà e ora la sua posizione risulta stralciata dagli atti dell'indagine: il pubblico ministero titolare dell'inchiesta, Davide Pretti, è intenzionato a chiedere l'archiviazione per lui e per altri tre indagati. Che sarebbero prosciolti dalle accuse. Invece chiederà il rinvio a giudizio per Camacho e Oliveira, i cui legali hanno ricevuto gli atti di chiusura indagini in questi giorni.
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