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Memorie della città

Il rifugio segreto di via Giordano Bruno: un tesoro nascosto che potrebbe rinascere

Da rifugio antiaereo a polo culturale? La Circoscrizione 8 attende interventi

Il rifugio segreto di via Giordano Bruno: un tesoro nascosto che potrebbe rinascere

In via Giordano Bruno, a pochi passi da piazza Galimberti, giace un frammento dimenticato della storia di Torino. Un antico rifugio antiaereo, chiuso dal 2001, che un tempo offriva riparo a migliaia di persone, è oggi al centro di un dibattito sulla sua riqualificazione.

Costruito tra il 1942 e il 1944, questo bunker è uno dei 45 rifugi progettati per proteggere i torinesi dagli attacchi aerei durante la Seconda Guerra Mondiale. Con una struttura imponente, situata a 14 metri di profondità e capace di ospitare fino a cinquemila persone. Si narra che durante le partite del leggendario Grande Torino, disputate allo stadio Filadelfia, tifosi e giocatori si rifugiassero qui al suono delle sirene che annunciavano i bombardamenti. Le partite, interrotte e poi riprese, potevano durare anche cinque ore, un ricordo che oggi sembra quasi surreale.

Con una petizione firmata da 308 persone, i residenti chiedono alla città di Torino di ristrutturare e rivalorizzare il rifugio. Oggi, il rifugio si trova su un'area di proprietà privata, destinata alla costruzione di nuove palazzine. Tuttavia, grazie agli sforzi di Massimiliano Miano, presidente della Circoscrizione 8, si è riusciti a far arretrare le costruzioni per salvaguardare il rifugio. Il presidente ha spiegato che l'area fu messa in vendita dalla città durante la giunta dell'ex sindaco Fassino e acquistata dalla società Gefim.

La riqualificazione del rifugio non è solo un progetto di conservazione, ma un'opportunità per rilanciare l'intera area. I residenti immaginano un museo diffuso che coinvolga anche lo Stadio Filadelfia, l'ex laboratorio del Chinino e le arcate del Moi, creando un percorso storico-culturale che possa attrarre visitatori e rivitalizzare il quartiere.

Il prossimo passo per i promotori della petizione è un incontro previsto per mercoledì 26 marzo alle ore 13, in piazza Palazzo di Città. Sarà l'occasione per dialogare con i consiglieri comunali e individuare tutte le possibilità disponibili per mantenere e valorizzare il rifugio.

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