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14 Dicembre 2021 - 07:40
L’inquinamento, complice anche il drammatico incendio di domenica pomeriggio, fa scattare il primo blocco del traffico con “semaforo arancione” a Torino e in altri 32 Comuni della provincia. Da questa mattina e fino a nuova comunicazione dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente, che domani condurrà un ulteriore monitoraggio delle micropolveri nell’aria, si dovranno fermare i veicoli a gasolio a partire dall’Euro5 e fino a quelli più inquinanti alimentati a benzina, metano e gas. Circa 720mila tra automobili private, veicoli commerciali e motocicli per cui già sono previsti blocchi in questa stagione. E senza deroghe, anche per chi ha la “scatola nera” per il controllo delle emissioni MoveIn. Non solo, perché oltre ai blocchi in strada, saranno vietate combustioni, spandimento di liquami e distribuzione di fertilizzanti.
LE REGOLE PER IL TRAFFICO Sul fronte del traffico, però, varranno regole diverse a seconda dell’omologazione dell’alimentazione del veicolo. Sono 312mila le vetture Euro3, 4 e 5 a gasolio che dovranno restare ferme tra le 8 e le 19, mentre altre 32mila dovranno restare parcheggiate tutto il giorno. Stesso discorso che vale per 176mila automobili alimentate a benzina, 4mila veicoli commerciali a benzina e 38mila a gasolio fino all’Euro2, oltre a 103mila motocicli, mentre 55mila commerciali alimentati a gasolio Euro3 e Euro4 rispetteranno le fasce orarie previste per il traffico privato. Oltre al capoluogo si fermeranno anche Alpignano, Baldissero Torinese, Beinasco, Borgaro Torinese, Cambiano, Candiolo, Carignano, Caselle Torinese, Chieri, Collegno, Druento, Grugliasco, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pecetto Torinese, Pianezza, Pino Torinese, Piobesi Torinese, Piossasco, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro Torinese, Santena, Settimo Torinese, Trofarello, Venaria Reale, Vinovo e Volpiano.
RISCHIO “SEMAFORO ROSSO” L’allerta del “semaforo arancione” scatta quando per tre giorni consecutivi viene superato il limite di legge previsto sulle micropolveri nell’aria: 50 microgrammi per metro cubo, che è anche il limite giornaliero. Se lo sforamento durasse per più di cinque giorni si accenderebbe il “semaforo rosso”, che stende il divieto anche ai veicoli commerciali a gasolio omologati Euro5. Oltre alle regole sul traffico di automobili, veicoli commerciali e motocicli, sono previste specifiche regole anche in altri ambiti. Come il divieto di utilizzare pellets e l’abbruciamento di materiale vegetale, l’uso di stufe e caminetti a legna che non sono in grado di rispettare i valori emissivi previsti per la classe “5 Stelle”, il divieto assoluto di combustioni all’aperto e un limite di 18 gradi centigradi per le temperature negli edifici.
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